La sanità telematica è ormai entrata a fare parte della vita del medico di famiglia. È senza dubbio una realtà, tuttavia il presidente dello Snami lancia una serie di proposte per far sì che sia più razionale e che non danneggi il professionista nella sua vita quotidiana.
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami (nella foto) non ha dubbi: “Parto dalla considerazione che sia ineludibile per noi Medici di Medicina Generale affrontare le tematiche della sanità elettronica da protagonisti ed essere concretamente partecipi della trasformazione ed innovazione digitale del nostro sistema sanitario nazionale. Una sanità elettronica che deve essere al servizio del medico e a favore dei cittadini”. “Perché - continua Salvatore Santacroce, medico di Pavia e responsabile nazionale Snami per la sanità elettronica -, possiamo fare un acquisto on line o il check-in per un viaggio aereo e ci sono tutte queste difficoltà per operazioni anche banali volte ad offrire a medici e cittadini dei servizi digitali in sanità? Una buona sanità elettronica è soprattutto un vantaggio per gli addetti ai lavori, cioè per noi medici perchè sarà meno il tempo dedicato alla burocrazia a favore della clinica”. “L'informatizzazione – aggiunge Santacroce - è entrata in modo preponderante nella nostra attività professionale quotidiana per cui dobbiamo potenziare il suo utilizzo e renderlo facile e rapido mediante software che sappiano colloquiare in modo “umano” e che rendano possibile l’accesso da qualsiasi postazione e con qualsiasi sistema ai dati riguardanti i nostri pazienti, pur con la dovuta tutela dei dati stessi”.
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Fonte: snami
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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