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Farmindustria, patto per stabilità normativa. Presto il tavolo

Aziende Redazione DottNet | 03/07/2013 17:05

Un 'Patto' per creare un quadro di stabilità normativa per almeno tre anni - ovvero tre anni senza manovre economiche - al fine di far ripartire gli investimenti. E' questa la richiesta più forte che arriva dalle aziende farmaceutiche, riunite in occasione dell'Assemblea pubblica 2013 di Farmindustria.

 Una priorità, questa, evidenziata dal presidente dell'Associazione delle aziende del farmaco, Massimo Scaccabarozzi, e che ha trovato la pronta risposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha annunciato una legge quadro proprio con l'obiettivo di ''mantenere nel territorio italiano l'industria farmaceutica e le migliaia di lavoratori altamente qualificati che vi lavorano''.  Inevitabile tracciare il bilancio degli effetti che la crisi economica ha determinato anche nel settore farmaceutico: dal 2006 al 2012, ha affermato Scaccabarozzi, sono andati persi 11.500 posti di lavoro, 1500 solo nello scoro anno. Inoltre, gli investimenti nel 2012 si sono ridotti del 2,5%, e ciò malgrado negli ultimi 5 anni siano complessivamente cresciuti e la farmaceutica sia stato il comparto con la crescita più alta tra quelli dell'economia durante il periodo della crisi. Dati dinanzi ai quali, ha detto, ''potremmo usare toni forti, ma non vogliamo, e vogliamo invece essere positivi con delle proposte per la crescita dell'Italia''. E sono quattro le proposte, 'a costo zero' per lo Stato, indicate dal presidente di Farmindustria: ''Stabilita' normativa, governance, razionalizzazione dei costi e sostenibilità del sistema''. Con queste proposte, ha spiegato, ''puntiamo veramente alla crescita e a salvaguardare un settore che può essere importante per l'economia reale del paese. Puntiamo alla ripresa, ma c'è bisogno dello sforzo di tutti e che finisca una certa politica pregiudiziale nei nostri confronti. Abbiamo i conti in ordine e siamo un settore centrale per l'economia''. Altre richieste, superare la frammentazione dei 21 sistemi sanitari regionali e creare una 'cabina di regia' tra i vari ministeri per rendere ''compatibili politiche sanitarie e crescita industriale''.

Questioni che, come ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, saranno affrontate al tavolo sulla regolazione del mercato farmaceutico, che sarà convocato entro metà luglio.  Alla fine, però, Scaccabarozzi lancia un ''messaggio di ottimismo'', affermando che è possibile ''uscire dal tunnel'' e ricordando che, proprio grazie ai progressi dovuti ai farmaci, la vita delle persone si è allungata di 3 mesi ogni anno dal 1951. Come indica 'l'orologio della vita', simbolo dell'edizione 2013 dell'Assemblea. E ''dare stabilità al sistema industriale per permettere all'industria di rimanere in Italia'' è anche la priorità indicata da Lorenzin: ''Questo - ha detto annunciando una legge quadro per il settore - non può non essere interesse del Governo. Dobbiamo cioè bilanciare la sostenibilità della spesa ed il mantenimento del sistema industriale in Italia''. A sottolineare l'importanza della farmaceutica per l'industria italiana anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: ''E' una ricchezza che il paese non può permettersi di perdere. Il freno all'attività di ricerca e allo sviluppo delle imprese farmaceutiche - ha avvertito - potrebbe determinare conseguenze ben più preoccupanti sull'intero Paese''. 

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Fonte: farmindustria

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