Un’altra vittoria per gli ex specializzandi, questa volta 1994/2006, che incassano fino a 70mila euro. La sentenza arriva dalla Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Milano emessa lo scorso 24 luglio 2013 (n. 4832/2013) che ha accertato il diritto alla rideterminazione triennale della borsa di studio e condannato così la Presidenza del Consiglio dei Ministri a pagare i medici specializzandi nel periodo 1994-2006 ed oggi specialisti.
L’azione è stata patrocinata dagli Avvocati Francesco Caronia e Giuseppe Pinelli, per lo studio legale Pinelli Schifani, e dall’Avvocato Santi Delia, - del network nazionale di studi legali creatosi nel 2007 su input dell'Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) - in difesa di due gruppi di medici che hanno impugnato rispettivamente una sentenza del Tribunale di Milano e di Pavia, che avevano negato il diritto dei ricorrenti in primo grado. Ai medici che si sono specializzati nel periodo tra il 1993 e il 2007 non è stata garantita l’”adeguata remunerazione” sancita dalla Direttiva 93/16/CE. In tale periodo i medici specializzandi hanno ricevuto la borsa di studio di cui al D.lgs. 257/91 - “bloccata” al valore del 1992 - senza l’applicazione del meccanismo di adeguamento previsto dall’art. 6 del D.lgs. 257/91. Il principio comunitario dell’”adeguata remunerazione” doveva essere garantito in Italia mediante un meccanismo di adeguamento delle borse di studio, comprendente la sua indicizzazione annuale per l’adeguamento al costo della vita nella misura del tasso programmato di inflazione e la sua rideterminazione triennale in funzione perequativa in funzione del miglioramento stipendiale tabellare minimo previsto dalla contrattazione collettiva relativa al personale medico neoassunto dipendente dal SSN. Tale meccanismo di adeguamento è stato utilizzato solo per l'anno 1992 e da allora l’emolumento è rimasto bloccato fino al 2006. La Corte milanese si è rifatta alla recente Sentenza della Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lav., 29/10/2012 n. 18562 la quale ha rilevato che la parte di meccanismo di adeguamento relativo alla rideterminazione triennale è rimasto pienamente in vigore nel periodo tra il 1994 e il 2007. Il Legislatore ha sospeso dal 94 al 2006, con varie leggi giustificate della tutela del bilancio pubblico, il meccanismo di indicizzazione annuale per l’adeguamento al costo della vita. Incredibilmente però il Legislatore “si è dimenticato” di emettere qualsiasi provvedimento “sospensivo” sulla parte di meccanismo di adeguamento inerente la rideterminazione triennale. In altre parole i medici specializzandi, nel periodo tra il 94 e il 2006, avrebbero dovuto ricevere una borsa di studio il cui valore doveva essere ogni tre anni riparametrata rispetto alla contrattazione collettiva del personale medico dipendente del SSN, così da agganciare la remunerazione degli specializzandi agli incrementi contrattuali conseguiti dal personale medico dipendente anche per evidenti ragioni di parità di trattamento rispetto ad analoghe mansioni svolte.
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Fonte: sigm
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