Una platea e un parterre da record per il quindicesimo Congresso Internazionale di Immunologia, promosso dall’International Union of Immunological Societies (IUIS) e organizzato dalla Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA), che si è concluso la settimana scorsa a Milano.
All’appello non sono mancati più di 6.000 scienziati provenienti da tutto il mondo, con 500 speaker di grande rilievo, fra i quali tre Premi Nobel Peter C. Doherty e Rolf M. Zinkernagel (premiati nel 1996 per i loro studi sulla specificità delle difese immunitarie cellulo-mediate), e Jules A. Hoffmann (insignito nel 2011). Tra le novità gli studi condotti da Olivera Finn, professore di immunologia alla scuola di medicina dell’università di Pittsburgh, che potrebbero, un domani, consentire di sviluppare un vaccino “universale”, in grado di proteggere l’organismo da diversi tipi di malattie, da quelle infettive a quelle croniche, fino al cancro. Sempre in tema di vaccini, un gruppo di ricerca del La Jolla Institute for Allergy & Immunology, guidato da Klaus Ley, ne ha sviluppato uno che protegge i topi dall’aterosclerosi. Notevoli i risultati ottenuti dal gruppo di Stefan Kaufmann, direttore del Max Planck Institute for Infection Biology di Berlino, che sta testando un nuovo vaccino contro la tubercolosi, prodotto modificando geneticamente quello già esistente in modo da renderlo più efficiente. I primi test condotti su pazienti umani, sia su adulti sia su bambini, hanno dimostrato che il nuovo prodotto è sicuro e può indurre reazioni positive nel sistema difensivo dell’organismo. Tutta italiana la ricerca del gruppo dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica guidato da Maria Grazia Roncarolo, che procede verso la prospettiva di una nuova terapia antirigetto per i trapianti che eviti gli effetti indesiderati dei farmaci immunosoppressivi.
Se l’articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l’apposita funzione
Fonte: iuis
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
Commenti