Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
Un consumo moderato di caffè e bevande contenenti caffeina fa bene alla salute metabolica riducendo il rischio di diabete, cardiopatia coronarica e ictus. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. In sintesi è emerso che l'assunzione regolare di caffè o caffeina, soprattutto a livelli moderati, è associata a un rischio ridotto di multimorbidità cardiometabolica (CM), che si riferisce alla coesistenza di almeno due malattie cardiometaboliche. "Consumare tre tazze di caffè o 200-300 mg di caffeina al giorno potrebbe aiutare a ridurre il rischio di sviluppare multimorbidità cardiometabolica", afferma il principale autore dello studio Chaofu Ke del Suzhou Medical College dell'Università di Soochow, in Cina.
Il protocollo avrà durata di 5 anni e nello specifico la sinergia sarà finalizzata ad accrescere la qualità dell’assistenza garantendo un approccio globale al paziente e perseguendo processi di umanizzazione delle cure
L’obesità non è solo un problema di peso, è infatti fortemente correlata alla comparsa delle principali malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e insufficienza cardiaca e tumore maligno
La #BlueBalloonChallenge, promossa da Medtronic, si concretizzerà attraverso la diffusione del video ufficiale della campagna, una challenge sui social e un tour nazionale che farà tappa nei centri commerciali di alcune importanti città italiane
Sacco: “Oggi è cambiato l’approccio e si consiglia al paziente cirrotico un introito equilibrato di tutti i nutrienti, dai carboidrati ai grassi, con una quota proteica rafforzata dalle proteine vegetali, per contrastare la malnutrizione”
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
La ricerca, coordinata dal prof. Livio Luzi, arruolerà circa 400 pazienti obesi e con diabete tipo 2
Una ricerca di APMARR sul 40° anniversario mostra che le malattie reumatologiche peggiorano la qualità della vita, con impatti su lavoro, sport e relazioni. Ansia e paura caratterizzano l'inizio delle terapie, evidenziando la necessità di migliorare
Sono 7 le istanze condivise dal Working Group permanente, composto da 13 membri, il cui lavoro è durato 11 mesi
Obiettivo del Festival è di divulgare in maniera corretta il sapere della scienza medica, portando in città alcuni dei più celebri studiosi, con lo scopo di approfondire e analizzare i rapporti tra la medicina, i suoi progressi e le sue sfide
Il Presidente SIR Sebastiani: “I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici. Anche per questo è importante studiare la storia delle patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovati
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