"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
"I risultati dello studio real life che noi portiamo avanti non ha la forza di un trial clinico randomizzato, ma portare a termine uno studio in doppio cieco" per la conlangite biliare primitiva (Cbp) "diventa complesso perché significa non permettere un trattamento a chi potrebbe trarne miglioramento. I risultati dalla vita reale suggeriscono comunque", nei pazienti trattati con acido obeticolico, "una riduzione degli eventi epatici, soprattutto quando viene utilizzato nella popolazione giusta, cioè in quelli che hanno una malattia in fase iniziale, ben compensata, senza nessun tipo di disfunzione epatica".
"Dopo la commercializzazione - spiega Vespasiani Gentilucci - l'acido obeticolico è stato impiegato in 10mila soggetti in tutta Europa, appartenenti a delle piccole coorti che coinvolgevano persone con malattia più avanzata, cioè soggetti più complessi rispetto a quelli considerati nei trial clinici di registrazione. Nei circa 760 soggetti trattati nei centri italiani, soprattutto donne in post menopausa, con fase più avanzata e compensata di malattia, gli indici di danno epatico, in corso di trattamento, si sono stabilizzati o ridotti". In particolare, negli studi real world, "circa 1 su 2 pazienti trattati - aggiunge - vengono riscattati a una risposta, con un rallentamento della malattia. Le sospensioni che si registrano sono collegate al problema del prurito, che è già un effetto della malattia e che viene meno con la sospensione della cura. Il trattamento con acido obeticolico comporta inoltre una riduzione del 60% di rischio di morte o trapianto".
Prudenzano: "La facciamo quotidianamente per la classe di farmaci Fans o i Triptani, e quindi ci possiamo aspettare risultati simili e ottimali anche passando da un anticorpo monoclonale all'altro"
Nei partecipanti degli studi analizzati semaglutide ha ridotto il rischio di esito composito di morte cardiovascolare o di eventi di peggioramento di insufficienza cardiaca del 31 per cento
Il 90% circa dei pazienti trattati in prima linea con ofatumumab fino a 6 anni non ha rilevato progressione della disabilità indipendente dall’attività di recidiva (PIRA). Lo conferma l’analisi dello studio di estensione ALITHIOS in aperto
Il prodotto, caratterizzato dalla tecnologia TPGS, viene presentato al Congresso Nazionale SIGENP 2024
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
La ricerca, coordinata dal prof. Livio Luzi, arruolerà circa 400 pazienti obesi e con diabete tipo 2
Il progetto è promosso da Fondazione DOT – Donazione Organi e Trapianti e realizzato con il PIC4SeR del Politecnico di Torino e ABzero
Tra gli studi presentati dal team italiano, di particolare interesse una ricerca sull’utilizzo dell’agopuntura come supporto della radio e chemioterapia nella prevenzione degli effetti collaterali nei pazienti con tumore testa-collo
Pubblicato su «Brain communications» lo studio congiunto dell’Università di Padova e della Statale di Milano sulle specificità del cervello e sul ciclo di vita di un piccolo animale marino che vive nella Laguna Veneta
Lo studio PACE-A è il primo studio randomizzato che ha confrontato la radioterapia con la prostatectomia in pazienti affetti da carcinoma prostatico localizzato
Commenti