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Fruquintinib disponibile in Italia: una nuova opzione terapeutica per i pazienti con tumore metastatico del colon-retto

Farmaci Redazione DottNet | 08/07/2025 13:58

Il carcinoma del colon-retto rappresenta il 10% di tutti i tumori diagnosticati a livello globale, è terzo per incidenza dopo il tumore della mammella (11,7%) e il tumore del polmone (11,4%)1

È disponibile in Italia una nuova opzione terapeutica per i pazienti italiani con tumore metastatico del colon-retto: l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato, con Determina 767-2025 pubblicata in G.U. n°138 il 17 giugno 2025, la rimborsabilità di fruquintinib con l’indicazione, in monoterapia, per il trattamento di pazienti adulti con cancro del colon-retto metastatico (mCRC) che sono stati precedentemente trattati con le terapie standard disponibili, incluse le chemioterapie a base di fluoropirimidina, oxaliplatino e irinotecan, agenti anti-VEGF e agenti anti-EGFR, e che hanno manifestato progressione o sono risultati intolleranti al trattamento con trifluridina-tipiracil o con regorafenib,

Il carcinoma del colon-retto rappresenta il 10% di tutti i tumori diagnosticati a livello globale, è terzo per incidenza dopo il tumore della mammella (11,7%) e il tumore del polmone (11,4%)1.

Questa neoplasia, che colpisce entrambi i sessi, maggiormente dai 60 anni ai 75 anni2, è una delle più frequenti nella popolazione italiana: nel 2024 sono state stimate circa 48.706 nuove diagnosi e sono 442.600 le persone viventi nel nostro Paese dopo una diagnosi di tumore del colon-retto3.

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«Il cancro del colon-retto allo stadio IV metastatico è la forma di malattia più avanzata, con diffusione ad altri organi e una sopravvivenza a 5 anni inferiore al 20% – afferma Filippo Pietrantonio, Direttore SS Oncologia medica gastroenterologia, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – La maggior parte dei pazienti con tumore metastatico del colon-retto non è candidabile a un intervento chirurgico con finalità curativa. In questi casi l’obiettivo principale delle terapie è quello di estendere la sopravvivenza, rallentando la progressione della malattia e la formazione di nuove metastasi, preservando la qualità di vita».

Il tumore metastatico del colon-retto rappresenta una patologia con bisogni clinici insoddisfatti e opzioni di trattamento ancora limitate, soprattutto nelle fasi avanzate. Adesso la disponibilità di fruquintinib offre una nuova opzione terapeutica per questi pazienti.

«Fruquintinib è un inibitore altamente selettivo delle tirosin-chinasi, che agisce sui tre recettori VEGF bloccando le vie di segnalazione che regolano l’angiogenesi, inibendo la crescita tumorale e la formazione di metastasi – spiega Sara Lonardi, Direttore UOC di Oncologia 1, Direttore Dipartimento di Oncologia Medica Istituto Oncologico Veneto IOV - IRCCS di Padova – Fruquintinib è un farmaco orale indicato per tutti i pazienti indipendentemente dal loro stato mutazionale. Nello studio internazionale di fase III FRESCO-2 fruquintinib ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza globale e della sopravvivenza libera da malattia, rispetto al placebo. Al dato di efficacia si associa anche un buon profilo di sicurezza e una buona qualità di vita. Questo significa poter avere, oggi, una nuova opzione per i pazienti in fase avanzata di malattia». Convivere con una malattia tumorale in fase metastatica comporta un importante burden fisico, al quale si somma un rilevante carico psicologico. «La malattia provoca uno sconvolgimento emotivo, fisico e psichico sui pazienti con mCRC – sottolinea Stefania Gori, Presidente ROPI - Rete Oncologica Pazienti Italia – È importante quindi prevedere un approccio integrato alla cura attraverso la multidisciplinarietà, che permette di prendere decisioni terapeutiche adeguate al singolo paziente, che preveda ad esempio trattamenti loco-regionali, qualora necessari, anche nelle forme metastatiche e valuti l’eventuale arruolamento in studi che utilizzano farmaci innovativi non ancora disponibili nella pratica clinica. Ogni paziente con carcinoma del colon-retto metastatico vuole vivere più a lungo possibile una vita degna di essere vissuta».

Takeda concentra i propri sforzi di R&S su quattro importanti aree terapeutiche, tra cui da oltre 10 anni i tumori solidi e del sangue; un impegno che si è consolidato con l’ingresso nell’area del tumore del colon-retto.  «Con fruquintinib, rafforziamo ulteriormente il nostro impegno in oncologia, portando ai pazienti con tumore metastatico del colon-retto un’innovazione concreta e che risponde a bisogni ad oggi insoddisfatti, contribuendo ad ampliare le opzioni terapeutiche nella malattia più avanzata», conclude Stefano Sommella, Oncology Country Head di Takeda Italia.

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