Un’altra vittoria per gli specializzandi contro il mancato adempimento dell’Italia alla direttiva europea che obbligava tutti gli Stati della Comunità a corrispondere una borsa di studio per tutti i medici in formazione specialistica tra il 1982 e il 1991.
A centrare l’obiettivo ben 500 giovani medici che, con l’assistenza di Consulcesi – l’associazione che offre tutela legale ai professionisti sanitari con oltre 40 mila medici associati -, hanno ottenuto grazie alla sentenza numero 16842/13 del 31 luglio 2013 del Tribunale di Roma, un rimborso di circa 14 milioni di euro in maniera immediatamente esecutiva, già in primo grado. Stesso percorso anche per gli specializzandi negli anni a cavallo tra il 1994 e il 2006: pur percependo le borse di studio per il periodo di formazione post laurea, queste tuttavia non comprendevano gli oneri previdenziali e la copertura assicurativa dei rischi professionali e degli infortuni. Questa sentenza rappresenta, dunque, un altro tassello nella lunga battaglia che da anni contrappone lo Stato italiano a un numero sempre crescente di medici: è ormai davvero consolidata la giurisprudenza che sta dando ragione ai tanti professionisti che partecipano a queste cause collettive.
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Fonte: consulcesi
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