La Fnomceo cerca di suonarle a Groupon e invece finisce sotto inchiesta. Sembra una vicenda paradossale, ma invece è andata proprio così: "Chiedemmo due anni fa all'Antitrust di dirci se un'attività pubblicitaria come quella condotta da Groupon fosse compatibile con normativa vigente e non ha mai risposto. In compenso ora ci troviamo sul banco degli imputati. Ci tuteleremo e difenderemo le nostre ragioni", sbotta furibondo il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, che adesso deve rispondere all'istruttoria aperta dall'Autorità garante della concorrenza a carico della Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri.
A finire nel mirino, le regole del codice deontologico, da cui potrebbero derivare "effetti restrittivi della concorrenza" ai danni di singoli professionisti e delle reti di studi odontoiatrici. Questo almeno è quanto avevano segnalato alcuni professionisti, costretti a disdire contratti con Groupon perché sottoposti a procedimenti disciplinari per aver promosso le proprie prestazioni sul sito web che permette di accedere ad offerte giornaliere di buoni sconti per diverse categorie di merci e servizi. "I casi a cui fa riferimento l'istruttoria andrebbero visti nel merito", spiega Bianco. Quel che è certo, sostiene è che il codice "tutela una pubblicità sana, trasparente, dignitosa e non magnificante". D'altronde, la salute è un "prodotto" più delicato degli altri. Una visita angiologia o un elettrocardiogramma non sono la stessa cosa di un libro o di un volo aereo". Insomma l'Antitrust dovrebbe puntare il faro su ben altri soggetti, magari coloro che pubblicizzano prime visite a prezzi stracciati, "senza specificare il prezzo intero dei successivi trattamenti". "Non mi pare si soffra di mancanza di pubblicità in questo paese", conclude ironicamente Bianco. Piuttosto il tema da affrontare dovrebbe essere quello dei "messaggi induttori di consumi che, per quanto riguarda la salute, si trasformano spesso in rischi".
Intanto il Codacons ha presentato all'Antitrust una denuncia su una promozione comparsa sul sito Groupalia che offre un intervento chirurgico per ingrandire il seno al costo irrisorio di 99 euro. ''Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte dei consumatori in merita all'offerta apparsa di recente sul noto sito di 'social shopping' - spiega il Codacons - e il prezzo ridicolo con cui nell'annuncio in questione si afferma di poter effettuare l'intervento di mastoplastica additiva, ha messo in allarme molti utenti''. Considerato che ''il costo di euro 99,00 appare chiaramente inadatto a coprire le prestazioni sanitarie dell'operazione - spiega l'associazione - ci siamo rivolti all'Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta, cui risulta iscritto il medico responsabile dell'offerta, affinché sia accertata la sussistenza di comportamenti illegittimi a carico dello specialista, nonché all'Antitrust''. Ma perché Groupon ha tanto successo? Semplice, risponde un esperto di marketing, in tempi di crisi anche per i trattamenti sanitari si va sempre più a caccia di offerte sul web. E si va su Groupon dove si offrono anche prestazioni mediche o fisioterapiche a prezzi scontatissimi: nel 2012 i tagliandi acquistati nella sola area salute sono stati 300mila. In cima alle preferenze degli utenti trattamenti odontoiatrici e fisioterapici, ma molto gettonate sono anche visite cardiologiche, urologiche, ecografie e tra le nuove offerte anche sedute di consulenza psicologica e psicoterapeutica individuali, di coppia o familiari.
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Fonte: antitrust, fnomceo
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