L’intersindacale lancia l’allarme: “Nelle settimane scorse alcune testate nazionali hanno rilanciato un po' in sordina, una nuova fantasiosa ipotesi del Governo che andrebbe a colpire migliaia di pensionati in nome di fantomatici principi di uguaglianza e reciprocità”. Secondo le sigle “Mascherata con il termine di contributo di solidarietà, starebbe arrivando una nuova stoccata contro le pensioni, quelle già erogate e quelle di prossima erogazione. Nel mirino finirebbero le cosiddette pensioni d'oro, che tradotto in soldoni sarebbero, sempre secondo i criteri del Governo, quelle di 4.800 euro lordi al mese”.
“Su queste dovrebbe gravare una trattenuta – precisano i rappresentanti dei sindacati -, della quale non si conoscono ancora importi e frequenza, che servirebbe a rimpinguare le pensioni minime. Ora ben si capisce, che una cifra di 4.800 euro lordi non si può definire ‘dorata’ e che una scelta di questo tipo sarebbe fortemente penalizzante per moltissimi lavoratori, medici in primis, che sarebbero puniti non si capisce bene per quale motivo”. Secondo le confederazioni, si giustifica il nuovo prelievo, con il fatto che i pensionati interessati usufruiscono ancora del sistema retributivo e sarebbero quindi dei privilegiati. Poco conta che quasi tutte le pensioni erogate attualmente siano calcolate con il sistema retributivo, in base ad una legge dello Stato. “Tassare solamente le vere pensioni d’oro, quelle superiori ai 4.800 euro, sarebbe stata infatti una mossa inutile, giacché queste sono troppo poche per generare un gettito sufficiente – spiegano all’intersindacale -. Ecco quindi la vera ratio alla base del progetto, altro che solidarietà, riequilibrio, uguaglianza! Siamo davanti a una manovra strutturale per racimolare i soliti fondi che scarseggiano.
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Fonte: intersindacale
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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