Almeno 50 aggressioni al giorno a medici e personale sanitario in tutta la Campania. A denunciarlo è il Sindacato medici italiani (Smi) riunito sabato per l'annuale convegno dedicato ai temi della sanità dal titolo "Riorganizzazione del territorio e nuova ospedalità in Campania tra risorse e risparmi".
Dagli insulti di vario genere alle minacce, dagli sputi ai veri e propri pestaggi ai danneggiamenti alle strutture sanitarie fino ad arrivare a un recente episodio di violenza sessuale. E non solo. Stando alla denuncia del Sindacato medici italiani (Smi) che cita l'ultima inchiesta parlamentare sull'efficienza del servizio sanitario nazionale, da un'indagine a campione è emerso che, in caso di scossa di terremoto, il 75% delle strutture subirebbe gravi danni. A Napoli il più esposto a questo rischio è lo storico ospedale Annunziata. ''E' un fatto gravissimo - dicono il presidente nazionale e il segretario organizzativo regionale dello Smi, Giuseppe Del Barone e Mario Iovane - L'ospedale dovrebbe essere il luogo più sicuro, dovrebbe garantire il massimo della tranquillità ai pazienti e ai professionisti che vi operano.
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Fonte: smi
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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