Continua a crescere il contenzioso giudiziario per presunti errori sanitari: su 8 milioni di pazienti, il 4%, ben 320.000 hanno denunciato danni subìti durante il ricovero in ospedale. Ancora troppa medicina difensiva è la risposta dei medici, in mancanza di un sistema normativo che li garantisca.
Dopo la Riforma Balduzzi (nella foto l'ex ministro), che senza migliorare molto la situazione aveva avuto però il merito di portare il problema all'attenzione della politica, l'annosa questione della responsabilità professionale torna all'attenzione del Parlamento con tre proposte di legge, presentate alla Commissione Affari Sociali della Camera. Obbligo assicurativo da parte delle aziende sanitarie, introduzione di un sistema di valutazione del rischio clinico e conciliazione obbligatoria prima di intraprendere l'azione civile, sono questi i punti principali dei ddl in esame, di cui è relatore il Presidente della Commissione Pierpaolo Vargiu. Due sono a firma dell'on. Benedetto Fucci (Pdl). Il n.262, in virtù della "particolare delicatezza e natura delle professione medica", limita il risarcimento dei danni ai soli casi di dolo da parte del medico, mentre la disciplina attuale lo prevede sempre, ad eccezione dei casi di colpa lieve. Altra novità è la "natura contrattuale" del rapporto tra medico e paziente, che prevede la stipula di un contratto che "non comporti per il medico l'obbligo di guarire il paziente bensì quello di prestargli le cure appropriate".
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Fonte: commissione affari sociali
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