Dopo 10 anni, per la prima volta, nel 2012 l'industria del farmaco segnala un calo degli investimenti. Un segnale negativo per il settore, denunciato da Farmindustria a Monza in occasione del tour itinerante 'Produzione di Valore. L'industria del farmaco: un patrimonio che l'Italia non può perdere'.
Altro dato preoccupante è che solo il 10% delle fatture, emesse nel 2013 e scadute, è stato pagato entro 60 giorni, mentre il 67% o non è stato pagato o lo è stato dopo 120 giorni. Un quadro preoccupante dinanzi al quale va evidenziato, ha sottolineato in un messaggio il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, come ''negli ultimi anni troppo spesso il comparto farmaceutico è stato additato prevalentemente come una voce di costo''. Appare invece ''necessario concentrarsi - ha rilevato - sulle enormi potenzialità del settore come volano di sviluppo del sistema imprenditoriale italiano''. Eppure, i dati registrati appaiono di segno contrario e preoccupano le imprese. Il punto, afferma Farmindustria, è che pur essendo la spesa farmaceutica pubblica italiana inferiore, in termini procapite, del 26% rispetto a quella di altri grandi Paesi europei e da anni sotto controllo, ''dal 2007 al 2011 le imprese del farmaco hanno avuto oneri complessivi per 11 miliardi da provvedimenti nazionali dettati da esigenze di finanza pubblica''. A questa cifra si devono sommare gli effetti delle misure regionali e gli altri costi per oltre 4 miliardi previsti dalle manovre per il periodo 2012-2014.
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Fonte: farmindustria
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