Un mese di vita ogni quattro guadagnato negli ultimi trent'anni, pari a sei ore al giorno, 15 secondi al minuto: così ricerca, nuovi farmaci, corretti stili di vita e progressi della medicina hanno contribuito ad aumentare l'aspettativa di vita in Italia, fino a 82 anni, dieci anni in più rispetto agli anni '70.
Lo evidenzia l'Orologio della Vita, iniziativa lanciata da Farmindustria per dimostrare concretamente il valore della ricerca in Italia ''di cui c'è ancora poca consapevolezza'', ha spiegato Massimo Scaccabarozzi, presidente della stessa Farmindustria nel convegno organizzato a Siena su 'Biotech e farmaco: nuove possibilità di cura, una opportunità per il Paese'. ''L'Orologio della Vita - ha aggiunto Scaccabarozzi - man mano che passa il tempo fa vedere quanta vita guadagniamo grazie alla ricerca, ed è impressionante. Oggi l'Italia è tra i Paesi più longevi al mondo''. Il convegno è stato anche l'occasione per commentare la decisione del Governo Letta di non effettuare tagli alla ricerca. ''Abbiamo accolto con favore questo Governo - ha detto il presidente Scaccabarozzi - perché ha preso una decisione di grande responsabilità e maturità, mettendo in atto un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi 15 anni''. ''Le biotecnologie sono essenziali per il nostro ateneo - ha detto durante i saluti iniziali Angelo Riccaboni, rettore dell'Università di Siena -, sono un asset strategico e nel prossimi futuro lavoreremo per valorizzare l'apprendistato dei nostri studenti in questo settore in collaborazione con le aziende e Farmindustria''. E di ricerca e innovazione si è parlato all’Aquila presso gli impianti Dompè: "Questa giornata è prima di tutto una conquista della gente dell'Aquila e della buona politica, perché anche la politica sta cambiando. Capitank è un consorzio che lancia una sfida importante, in un settore, quello farmaceutico, che nel territorio abruzzese registra un export in crescita a doppia cifra, riportando l'Italia al centro della sua vocazione, essere una industria manifatturiera", commenta l'amministratore delegato, Sanofi Italia, Arturo Zanni, a un convegno sulle eccellenze nella ricerca che si è svolto all'Aquila nell'Auditorium dello stabilimento farmaceutico Dompé. "Sanofi - ha aggiunto Zanni - è orgogliosa di avere 6 siti produttivi in Italia, siamo qui dagli anni settanta e stiamo bene, nonostante le complessità del sistema, al quale chiediamo uno sforzo nella direzione del costo dell'energia e della stabilità e chiarezza delle regole".
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Fonte: farmindustria, sanofi, dompè
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