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Scaccabarozzi, spingere sulla ricerca. Sanofi: chiarezza nelle regole

Aziende Redazione DottNet | 11/11/2013 20:22

Un mese di vita ogni quattro guadagnato negli ultimi trent'anni, pari a sei ore al giorno, 15 secondi al minuto: così ricerca, nuovi farmaci, corretti stili di vita e progressi della medicina hanno contribuito ad aumentare l'aspettativa di vita in Italia, fino a 82 anni, dieci anni in più rispetto agli anni '70.

 Lo evidenzia l'Orologio della Vita, iniziativa lanciata da Farmindustria per dimostrare concretamente il valore della ricerca in Italia ''di cui c'è ancora poca consapevolezza'', ha spiegato Massimo Scaccabarozzi, presidente della stessa Farmindustria nel convegno organizzato a Siena su 'Biotech e farmaco: nuove possibilità di cura, una opportunità per il Paese'.  ''L'Orologio della Vita - ha aggiunto Scaccabarozzi - man mano che passa il tempo fa vedere quanta vita guadagniamo grazie alla ricerca, ed è impressionante. Oggi l'Italia è tra i Paesi più longevi al mondo''. Il convegno è stato anche l'occasione per commentare la decisione del Governo Letta di non effettuare tagli alla ricerca. ''Abbiamo accolto con favore questo Governo - ha detto il presidente Scaccabarozzi - perché ha preso una decisione di grande responsabilità e maturità, mettendo in atto un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi 15 anni''.  ''Le biotecnologie sono essenziali per il nostro ateneo - ha detto durante i saluti iniziali Angelo Riccaboni, rettore dell'Università di Siena -, sono un asset strategico e nel prossimi futuro lavoreremo per valorizzare l'apprendistato dei nostri studenti in questo settore in collaborazione con le aziende e Farmindustria''. E di ricerca e innovazione si è parlato all’Aquila presso gli impianti Dompè: "Questa giornata è prima di tutto una conquista della gente dell'Aquila e della buona politica, perché anche la politica sta cambiando. Capitank è un consorzio che lancia una sfida importante, in un settore, quello farmaceutico, che nel territorio abruzzese registra un export in crescita a doppia cifra, riportando l'Italia al centro della sua vocazione, essere una industria manifatturiera", commenta l'amministratore delegato, Sanofi Italia, Arturo Zanni, a un convegno sulle eccellenze nella ricerca che si è svolto all'Aquila nell'Auditorium dello stabilimento farmaceutico Dompé. "Sanofi - ha aggiunto Zanni - è orgogliosa di avere 6 siti produttivi in Italia, siamo qui dagli anni settanta e stiamo bene, nonostante le complessità del sistema, al quale chiediamo uno sforzo nella direzione del costo dell'energia e della stabilità e chiarezza delle regole".

E il sottosegretario all’Istruzione e alla Ricerca Galletti rilancia: "Sono convinto che la ripresa di questo territorio passi necessariamente per la ricerca, per le importanti eccellenze che già esprime, come l'Istituto Nazionale di Fisica nucleare, il Gran Sasso science Institute e il Polo farmaceutico". "È intenzione del ministero dell'Università e delle Ricerca insieme a quelli dell'Economia e della Finanza, finanziare un importante progetto di ricerca nel settore farmaceutico che produca sviluppo e occupazione nel medio termine", annuncia l’esponente del Governo. Il convegno è stato promosso dal Polo di innovazione del settore chimico farmaceutico Capitank, un consorzio cui hanno aderito 34 aziende del settore, le università abruzzesi e i principali istituti privati di ricerca, come il Mario Negri sud. Il sottosegretario era stato all'Aquila già la scorsa estate, per annunciare la nascita di un polo di ricerca nel settore farmaceutico in città, finanziato in parte con i fondi della ricostruzione post sisma, in parte con risorse aggiuntive messe a disposizione dal Miur. "Rispetto alla volta scorsa - ha aggiunto Galletti - abbiamo fatto un importante passo avanti, mettendo intorno a un tavolo il Miur, il ministero delle finanze, la Regione e il Consorzio Capitank. Ora dovremo studiare la forma giuridica più adatta per rendere operativo questo progetto, ma sono convinto che da qui nascerà un'opportunità che segnerà positivamente il futuro del territorio, qualificandolo come centro di riferimento nazionale, europeo e extra europeo, su cui fondare la rinascita della città, che non può e non deve riguardare solo la ricostruzione degli edifici". Al Polo sono stati destinati 30 milioni del pacchetto dei 100 per il rilancio delle aree terremotate; inoltre il sottosegretario ha annunciato "risorse aggiuntive provenienti dal contratto di sviluppo".

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Fonte: farmindustria, sanofi, dompè

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