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Legge di stabilità, emendamento a favore degli ex specializzandi

Professione Redazione DottNet | 17/11/2013 21:37

Il Governo dice sì all'ordine del giorno alla legge di stabilità - proposto dalla Commissione Sanità del Senato - che prevede una retribuzione forfettaria pari a 13 mila euro per ogni anno di specializzazione non corrisposta ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1983 al 1991.

Si tratta, in pratica, di “valutare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, la possibilità di prevedere per i medici ammessi alle scuole di specializzazione universitarie in medicina dall'anno accademico 1982-1983 all'anno accademico 1990-1991 che abbiano presentato domanda giudiziale per il riconoscimento economico retroattivo del periodo di formazione o di risarcimento del danno per la mancata o ritardata attuazione della direttiva 75/362/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1975, della direttiva 75/363/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1975 , e della direttiva 82/76/CEE del Consiglio del 26 gennaio 1982, la corresponsione, a titolo forfettario, di un importo non inferiore a 13.000 euro per ogni anno di corso, da riconoscere anche attraverso il credito d'imposta in un arco temporale non superiore a tre anni”.

E’ comunque evidente che l’eventuale approvazione è sottoposta ad una serie di paletti che pongono come condizione essenziale il vincolo di bilancio, ovvero la copertura finanziaria del provvedimento. Secondo Consulcesi, una delle associazioni che tutela i medici in questa vicenda, “è sempre più vicina la soluzione al contenzioso che contrappone da ormai trent’anni lo Stato italiano e gli ex specializzandi in formazione negli anni a cavallo il 1982 e il 1991 a seguito del mancato adempimento dell’Italia alla direttiva 87/76 CEE del 1982, ma che – ricorda - varrà solamente per chi avrà precedentemente aderito ad una causa”.

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Fonte: Adn

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