''Elemento comune'' nel dibattito delle primarie del Partito democratico è ''l'assenza dalla vostra agenda politica, e quindi dall'idea di Paese che comunicate, del tema sanità, vittima quasi di una rimozione collettiva e di una espulsione dal discorso pubblico". E' quanto ha scritto Costantino Troise, segretario dell'Anaao-Assomed, il principale sindacato dei medici ospedalieri, in una lettera ai candidati alla segreteria del Pd, Giuseppe Civati, Giovanni Cuperlo e Matteo Renzi.
"Tanto più - si legge nel testo - mentre si annunciano più o meno grandi cambiamenti e nel momento in cui la sanità pubblica appare, sotto la spinta di politiche cieche e lineari, ad un punto di crisi, forse senza ritorno, ed il Servizio Sanitario Nazionale perde pezzi di equità e universalismo e da più parti si dubita della sua stessa sostenibilità". Per il sindacato sarebbe quindi "opportuno, anzi doveroso e necessario, spendersi nella materia come si è fatto con le pagine dedicate (giustamente) all'istruzione, al lavoro, alla ricerca, alle pensioni, all'equità fiscale e via elencando i diritti universali. Parlare di sanità pubblica oggi significa, infatti, parlare di coesione sociale, di democrazia, di solidarietà fiscale, libertà delle persone, diritti di cittadinanza, valore del lavoro, merito e competenza professionale oltre che riconoscere il ruolo dei medici chiamati, insieme con gli altri operatori, a garantire tutti i giorni e tutte le notti dell'anno, la tutela della salute di tutti i cittadini.
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Fonte: anaao
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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