Canali Minisiti ECM

Con il biotech l'Italia è più competitiva

Aziende Redazione DottNet | 23/11/2013 11:18

'Le terapie avanzate, ovvero farmaci biologici basati su materiale genetico, cellule e tessuti che si sono dimostrati efficaci nella cura di diverse patologie, non esisterebbero senza il biotech che è nel Dna dell'industria farmaceutica e insieme alla ricerca rende l'Italia competitiva a livello internazionale''.

 Lo ha affermato Eugenio Aringhieri, presidente del gruppo Biotecnologie di Farmindustria a Pisa a un convegno sul tema della terapie avanzate alla Scuola Normale. ''Il biotech - ha aggiunto - insieme alle start up e ai molti centri scientifici di eccellenza in Italia, favorisce lo sviluppo di un network virtuoso pubblico-privato in grado di competere a livello internazionale''. E l'Italia in questo processo svolge già un ruolo da protagonista, ha sottolineato Aringhieri, ''con 109 farmaci disponibili, i 67 progetti discovery e i 359 prodotti in sviluppo di cui 28 relativi alle terapie avanzate (16 di terapia cellulare, 7 di terapia genica e 5 di medicina rigenerativa)''.

Per questo, ha concluso Aringhieri, ''ha ragione il premier Enrico Letta quando dice che ricerca e innovazione non possono essere sacrificate sull'altare dell'austerity'' ma anzi serve ''un quadro normativo di riferimento stabile, un sistema capace di riconoscere il valore dell'innovazione e un iter autorizzativo condiviso e fluido''. 

Se l’articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l’apposita funzione

pubblicità

Fonte: farmindustria

Commenti

I Correlati

Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione

Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche

Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione

Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione

Ti potrebbero interessare

Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione

Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche

Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione

Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione

Ultime News

Più letti