“La norma contenuta nel comma 223 del maximendamento alla Legge di stabilità approvato al Senato, che destina alle Regioni il finanziamento per le visite mediche di controllo sui dipendenti pubblici effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali, rappresenta un incomprensibile e grave passo indietro nel necessario percorso di razionalizzazione degli accertamenti medico-legali sulle assenze per malattia dei pubblici dipendenti”
E’ quanto dichiara il responsabile di Fimmg-Inps Alfredo Petrone. Negli ultimi mesi, ministeri competenti, forze politiche, amministrazioni interessate, la Fimmg e altri sindacati di categoria hanno convenuto sulla necessità di accentrare presso l’Inps la competenza della gestione del servizio, visto che all’Ente affluiscono i certificati di malattia di tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ivi compresi quelli parasubordinati . “La creazione dl Polo unico della medicina di controllo presso l’Inps, così come anche indicato dal Governo in risposta a diverse interrogazioni parlamentari – prosegue Petrone - garantirebbe un servizio più uniforme, efficiente e razionalizzato con la possibilità di realizzare un risparmio di spesa e rendendo nel contempo maggiormente efficienti le visite mediche di controllo avendo l’Inps ottenuto la completa automatizzazione informatica del servizio mediante l’uso di netbook supportati da sistemi informatici esperti in grado di ottimizzare i tempi, gli esiti ed i costi dei controlli nonché la loro valutazione statistica.
La Fimmg chiede con forza ed auspica che nel passaggio alla Camera si approvi il subemendamento a firma di Amedeo Bianco, già recepito al Senato, in cui è prospettata la creazione di un polo unico della medicina di controllo con conseguente razionalizzazione ed ottimizzazione dei controlli e che prevede, rispetto alle risorse attualmente destinate negli appositi capitoli di bilancio, un risparmio di spesa di ben 17,5 milioni di euro da destinare ai progetti di tutela della salute delle donne e dei bambini nel periodo del post-partum e all'assistenza sanitaria e socio-sanitaria domiciliare a favore delle persone non autosufficienti.
Fonte: Fimmg
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
Commenti