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Denunce, i medici si sentono più esposti

Professione Redazione DottNet | 07/12/2013 16:09

La quasi totalità dei medici (il 99%) ritiene di essere più esposto rispetto al passato al pericolo di denunce da parte dei pazienti e il 75% dichiara che gli capita di compiere atti di medicina difensiva positiva, tenendo un portamento cautelativo che si sostanzia ad esempio nella richiesta di esami diagnostici che spesso possono risultare superflui ai fini di una corretta diagnosi.

E' quanto emerge da un sondaggio condotto su 20mila medici da Sanità In-Formazione, presentato al primo congresso nazionale sull'Rc professionale organizzato a Roma da SanitAssicura. "Tutelare i medici nello svolgimento della loro attività è quindi sempre più una necessità, di cui anche la politica dovrebbe farsi carico istituendo un tavolo tecnico" ha spiegato il presidente dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Roma, Roberto Lala (nella foto), che ha ricordato anche che ad agosto 2014 scatterà l'obbligo assicurativo per i medici ma vi sono ancora alcune compagnie assicurative che non coprono dei rischi legati in particolare ad alcune specializzazioni (come ad esempio la chirurgia plastica o la ginecologia).

"Per orientare i camici bianchi in quello che è un vero e proprio vuoto normativo è nata SanitAssicura, che non vende polizze ma supporta i medici nella scelta di quelle migliori" spiega Simona Gori, direttore generale di SanitAssicura. 

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Fonte: sanitAssicura

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