Con oltre 800 imprese, 30mila dipendenti e il 49% del fatturato nazionale, la Lombardia è la regione con il maggior numero di imprese di dispositivi medici. La provincia di Milano è l'area a maggior concentrazione, con oltre il 61% delle imprese lombarde e quasi l'80% del fatturato prodotto nella regione. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto elaborato dal Centro studi di Assobiomedica, con Assolombarda e la Regione Lombardia, presentato giovedì scorso a Milano
. La Lombardia presenta, per la maggior parte, imprese di micro o piccole dimensioni, ma anche di dimensioni medio-grande in proporzione superiore alla media nazionale. In particolare si evidenzia una notevole presenza di multinazionali del settore, controllate da capitali esteri per il 76% in tutta la regione. Ad arricchire poi il tessuto produttivo lombardo c'è anche una rilevante componente di imprese di produzione per conto terzi, che rappresentano il 25% del totale, contro il 17% osservato complessivamente in Italia. ''Si tratta di un tessuto industriale - commenta Luigi Boggio, vicepresidente di Assobiomedica - che va valorizzato, perché produce innovazione tecnologica e contribuisce all'eccellenza del Paese''. Rosario Bifulco, consigliere di Assolombarda per competitività territoriale, ambiente ed energia, rileva poi come ''la Lombardia sia il luogo ideale per lo sviluppo del settore biomedicale. Dovremo spingere perché si investa a livello regionale e nazionale. Ci sono vari strumenti utili, ma quello fondamentale è la defiscalizzazione delle spese per la ricerca, visto che i soldi sono pochi. Bisogna selezionare i settori su cui investire e i soggetti a cui elargire i finanziamenti. Inoltre servirebbero incubatori specializzati di imprese per le start up''. Fondamentale, secondo l'assessore regionale alle Attività produttive, Mario Melazzini, ''il tema della sinergia, della messa a sistema delle risorse e di progetti condivisi. Una strada che la Lombardia ha avviato con questa legislatura''. Sul fronte dei crediti vantati dalle imprese del settore biomedicale nei confronti di asl e pubbliche amministrazioni, la situazione è migliorata, ma si è ancora lontani dall'essere soddisfatti.
Fonte: Assobiotec
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