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Rc auto: contro le truffe solo certificati medici delle compagnie

Professione Redazione DottNet | 15/12/2013 11:14

Il decreto sulla Rc Auto varato dal Governo venerdì scorso prevede una stretta anche sui medici. L'obiettivo è di eliminare le truffe di cui spesso si sono resi complici i camici bianchi nel redigere falsi certificati e esami taroccati.

Con il provvedimento firmato da Letta i medici autorizzati a certificare dovranno far parte di una lista approvata dalle compagnie assicurative che provvederanno anche a retribuire i professionisti. Insomma l'assicurazione in caso di sinistro con danni alle persone darà credito solo al medico da essa stessa approvato e iscritto nelle proprie liste. Sicuramente non mancheranno le polemiche nei confronti di una decisione che, secondo alcuni addetti ai lavori, discrimina la categoria. Solo così l'automobilista – che dovrà approvare questa norma all'atto della firma della polizza – potrà ottenere uno sconto del 7 per cento sulla tariffa annuale. Un provvedimento che, va detto, era atteso da tempo dagli operatori del settore, da quando cioè nelle truffe un ruolo sempre più preponderante lo hanno i medici. Basta leggere le cronache del passato con l'ingresso in gioco di sanitari che aiutano gli assicurati a dichiarare danni che non sono in realtà presenti, di periti che rendono l'incidente più tragico di quanto in realtà non sia, di carrozzieri che esagerano il prezzo necessario per le riparazioni o che, addirittura, mettono in scena danni e incidenti che in realtà non sono mai avvenuti.

Il cittadino disonesto da solo non è in grado di poter mettere in campo una filiera di questo tipo per cui è costretto a rivolgersi a "società atte a delinquere" con medici che guadagnano sull'indennizzo dell'assicurato, e a cascata carrozzieri, avvocati, liquidatori. Il decreto dell'ex premier Mario Monti, tuttavia aveva già apportato alcuni miglioramenti in questo ambito: dallo scorso anno le lesioni a seguito di incidente stradale necessitano, infatti, di una documentazione molto più completa sotto ogni aspetto e non basta più il parere del medico di fiducia come invece è avvenuto fino all'arrivo del decreto.

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Fonte: governo, interna

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