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Aziende e ricercatori dovranno rendere pubblici i risultati dei test

Aziende Redazione DottNet | 03/04/2014 14:45

Aziende farmaceutiche e ricercatori universitari nell'Ue dovranno pubblicare i risultati di tutte le sperimentazioni cliniche europee passate e future in una banca dati accessibile a tutti. Questa la principale novità introdotta dalla normativa approvata dall'Europarlamento a stragrande maggioranza (594 voti a favore, 17 contrari e 13 astenuti), concordata a livello informale con i 28 Stati membri.

Le misure, che dovrebbero entrare in vigore nel 2016, facilitano anche la cooperazione transnazionale per condurre test clinici su larga scala così da incrementare gli sforzi per sviluppare trattamenti speciali, ad esempio per le malattie rare. Secondo la relatrice, la socialista britannica Glenis Willmott, "la nuova legge offre speranza alle milioni di persone in Europa che soffrono di malattie rare, permettendo test transnazionali molto più facili da svolgere". "Semplicemente - ha spiegato la relatrice - non ci sono abbastanza pazienti in un solo Paese per sviluppare o migliorare nuovi trattamenti per le malattie rare.

Lavorando a livello europeo, possiamo ridurre l'enorme costo e l'onere di condurre test al di là delle frontiere". La normativa cerca di colmare le lacune della direttiva esistente sui test clinici creando un quadro uniforme per richiedere l'autorizzazione ai test clinici da parte di tutti gli Stati membri interessati a dati sullo stesso prodotto. Tra le innovazioni della nuova legge anche la semplificazione delle procedure di notifica e le possibilità per la Commissione europea di eseguire controlli.

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fonte: ansa

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