Canali Minisiti ECM

Novartis punta su Siena, Boehringer Ingelheim investe 10 milioni

Aziende Redazione DottNet | 18/04/2014 19:13

Novartis punta sul centro vaccini senese e per il mantenimento e lo sviluppo dell'occupazione e degli investimenti. E Boehringer Ingelheim investirà 10 milioni di euro (+10% rispetto al 2013) in Italia nel sito produttivo di Fornovo S.Giovanni (Bergamo) che produce principi attivi per l'azienda

Novartis riconferma la sua attenzione per il centro vaccini senese e per il mantenimento e lo sviluppo dell'occupazione e degli investimenti. Ne dà notizia, in una nota, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in visita alla sede senese dell'azienda farmaceutica che ieri ha avuto un incontro con l'amministratore delegato del gruppo, Georg Schroekenfuchs. La Regione Toscana, si legge ancora, ha quindi intenzione di rinnovare il Patto per la salute attraverso il quale darà stabilità anche al settore della ricerca farmaceutica. Rossi si è detto interessato a riprendere e portare a compimento il progetto di un Centro no profit dedicato ai cosiddetti 'vaccini orfani' che non trovano l'interesse del mercato ma che, se sviluppati, potrebbero salvare migliaia di vite nel mondo.

 

Nel 2014 Boehringer Ingelheim investirà 10 milioni di euro (+10% rispetto al 2013) in Italia, precisamente nel sito produttivo di Fornovo S.Giovanni (Bergamo) che produce principi attivi per l'azienda, il cui fatturato è passato dai 119 milioni di euro del 2012 ai 123 del 2013 (+3,3%), con circa 440 tonnellate di prodotti finiti.  ''E' la dimostrazione che Boehringer Ingelheim crede nell' Italia'', commenta Anna Maria Porrini, Presidente di Boehringer Ingelheim Italia, nel presentare i risultati italiani della multinazionale tedesca, in teleconferenza con Ingelheim, dove si è svolta la conferenza stampa per la presentazione del bilancio del Gruppo, chiuso con un fatturato di circa 14,1 miliardi di euro, pari a un +1,4% al netto degli effetti di cambio rispetto al 2012. L'utile operativo ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro. ''Un 2013 - secondo il Presidente del Cda Andreas Barner - segnato da molti successi e alcune sfide'', tra cui l'ingresso nel settore dell'oncologia con afatinib, per un particolare tipo di tumore del polmone, e olodaterol per la bronchite cronica. L'investimento in Ricerca e Sviluppo è stato di 2,7 miliardi di euro pari al 19,5% del fatturato (+0,5% sul 2012). Il risultato è che l'azienda potrà lanciare, nei prossimi 2 anni, 10 nuovi farmaci per 8 indicazioni: diabete, Bpco, asma, fibrosi polmonare idiopatica, leucemia mieloide acuta; oltre a una molecola per la trombosi venosa profonda e l'embolia polmonare. ''L'Italia - precisa Anna Maria Porrini - è l'8/o mercato di Boehringer a livello mondiale, il quinto o sesto d'Europa, con un fatturato che nel 2013 è stato di 505 milioni di euro'' (+1,2% sul 2012). Nel Paese la ricerca clinica Boehringer ha in atto 59 trial (35% in area oncologica) che coinvolgono 455 centri.  ''A Fornovo San Giovanni - continua Porrini - abbiamo uno dei principali stabilimenti (184 addetti) per la produzione mondiale di dabitagran, anticoagulante orale per la prevenzione dell'ictus che nel 2014, raddoppierà la capacità produttiva, passando da 99 a 190 tonnellate, anche in previsione di produrre per tutto il mondo un nuovo farmaco per il diabete di tipo II''. Anche il Centro Ricerche di Milano (250 addetti, fra cui 40 ricercatori) ha un ruolo importantissimo in Boehringer: ''Nel 2013 - conclude Porrini - vi sono state sintetizzate 9500 molecole, 4 delle quali sono state selezionate per il passaggio a fasi successive di sviluppo''.

fonte: boehringer

Commenti

I Correlati

Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione

Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche

Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione

Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione

Ti potrebbero interessare

Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione

Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche

Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione

Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione

Ultime News

Più letti