La Guardia di Finanza sta controllando i dati della Motorizzazione sul rinnovo delle patenti. La verifica incrociata consente di evidenziare l'eventuale evasione fiscale dei medici preposti alle visite.
Le prove arrivano attraverso il confronto dei dati della Motorizzazione civile - alla quale il medico deve inviare il certificato - sul numero delle patenti rinnovate. . Ma dai controlli effettuati nella sola provincia di Macerata è emerso che a tanti certificati emessi non corrispondevano altrettante fatture.
Una volta in possesso della certificazione sanitaria, i finanzieri hanno così convocato i professionisti interessati, invitandoli ad esibire una copia della documentazione fiscale relativa ai compensi ricevuti dopo la prestazione effettuata per il rinnovo delle patenti. I controlli sono stati estesi a tutta l'Italia e proseguono a tappeto provincia per provincia. Un business notevole, secondo gli ufficiali della Guardia di Finanza, viste che le visite oculistiche, tutte a pagamento, di solito costano tra i 30 e i 50 euro e si svolgono principalmente nelle sedi di scuola guida. Oltre ai dieci medici di Macerata, sono indagati anche sette medici formiani nell'inchiesta della Finanza: dal 2008 al 2011, l'85% dei certificati medici rilasciati nella provincia di Caserta per le patenti di guida è stato pagato in nero. Secondo i militari in questo modo 18 medici, 11 casertani, gli altri sette residenti a Formia e nel napoletano, di evadere il Fisco per oltre 2 milioni di euro e l'imposta regionale sulle attività produttive per altri 92mila euro. Il dato emerge da un'indagine della Gdf di Mondragone sulle pratiche di rilascio e di rinnovo delle patenti nel Casertano in un arco di tre anni
I medici coinvolti nell'indagine fiscale, condotta nell'ambito di controlli mirati sui professionisti, pare abbiano tutti accettato la contestazione. L'omessa fatturazione oggi non è più un reato, ma per i medici “furbetti” si prospetta il pagamento di multe salate. La fattispecie omissiva, infatti, espone al rischio di una sanzione che può andare dal 100% al 200% dell'imponibile evaso.
fonte: interna
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