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Cassazione, il paziente è responsabile se non segue le prescrizioni

Se il paziente non segue le prescrizioni del medico è corresponsabile. Così la Cassazione annulla con rinvio la condanna di un medico per il decesso di un paziente a seguito di un sovradosaggio di un farmaco anticoagulante. Secondo la suprema Corte è rilevante la corresponsabilità del paziente nel caso in questione, ovvero aver effettuato i controlli ematici prescritti in ritardo rispetto a quanto consigliato.

La colpevolezza di un medico non esclude la corresponsabilità del paziente se questo non ha eseguito correttamente le indicazioni del medico. A stabilirlo è stata la terza sezione civile dalla Cassazione che, con la sentenza n. 11637 del 26 maggio scorso (clicca qui per leggere il testo completo), ha in pratica sostenuto il concorso di colpa del paziente nella determinazione dell'evento fatale. Il caso riguarda un uomo deceduto. I suoi eredi avevano ottenuto il risarcimento dei danni perché il decesso sarebbe avvenuto a causa dalla somministrazione in dosi eccessive di un farmaco anticoagulante che aveva determinato l'insorgere di un'emorragia interna rivelatasi fatale.

La condanna del medico era stata confermata dalla Corte di Appello. Ma a rivoltare la situazione è arrivata la Cassazione, che ha annullato con rinvio la decisione dei Giudici d’Appello sostenendo la necessità, in Appello, di tenere in considerazione il concorso di colpa del paziente nella determinazione dell’evento fatale. La sentenza di primo grado aveva infatti accertato che il defunto era da ritenere corresponsabile nell'evento letale, avendo effettuato i controlli ematici prescritti ad intervalli temporali ben più ampi rispetto a quelli consigliati dalla terapia.

La sentenza della Corte di Cassazione

fonte: qs, ansa, adn

Commenti

Realino Renna Chillino | 04/07/2014 07:07

Caro Collega Fiorini, il mio paragone, spinto all'estremo, con il gommista non era fatto per collocarmi tra "chi ritiene che i medici siano tutti dei delinquenti incalliti e fanno paragoni con chi non gonfia le ruote ", ma proprio all'opposto per confutare l'assurdità in questo caso anche della "semplice" corresponsabilità. La pensiamo nello stesso identico modo.e non potrebbe essere diversamente.

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Sergio Morelli | 03/07/2014 20:37

Se non si arriva a stabilire che il paziente o i suoi eredi, prima di intraprendere una causa di risarcimento, paghino una cauzione che verrà loro restituita soltanto in caso di vittoria, ci aspetta una vera e propria débacle. E il trionfo della medicina difensiva.

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Vito Giuseppe Tiby | 03/07/2014 16:31

In effetti la 'corresponsabilità' del medico è una chiosa a dir meno inquietante. Qui non siamo più a “la mia parola (del medico) contro la sua (o la loro dei congiunti)” . Siamo all'assurdo che anche le più elementari procedure siano stravolte. Il medico è per definizione colpevole per ogni visita, esame, terapia, che fa o non fa e comunque lo faccia. E ne paghi le conseguenze. Sta a lui dimostrare che – al massimo se proprio gli va di lusso – è “corresponsabile”. L'esempio degli anticoagulanti orali è fra i più canonici, e i Colleghi ne hanno avvalorato le circostanze. Poi ci sono i FANS, l'insulina, gli psicofarmaci. Pensate a tutti i suicidi tentati o riusciti per via farmacologica. Verrebbe condannato il medico perchè si sono trovate delle ricette di Tavor o altro. Se poi il paziente si è scolato ottemperantemente una bottiglia di whisky e magari avendo  ricevuto una cartella pazza del fisco o la vendita all'asta della sua casa da una banca o un avviso milionario di pagamenti da Equitalia... ha deciso di farla finita, beh... il medico è sicuramente 'corresponsabile' perbacco !!!

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ALESSANDRO FIORINI | 03/07/2014 14:58

l'assurdo è che oggi i medici debbano tutelarsi da tutto ciò che fanno per il rischio che qualcuno possa speculare sulla loro attività e richiedere risarcimenti per danni.... Certo è che la responsabilità del medico è importante, ma se prescrivo un farmaco e questo viene assunto in modo scorretto e distante dalla prescrizione che razza di responsabilità avrebbe il medico?...
per rispondere a chi ritiene che i medici siano tutti dei delinquenti incalliti e fanno paragoni con chi non gonfia le ruote vorrei far notare che se si guida in modo incosciente e poi ci si spiaccica contro un muro non si può imputare la cola a chi ha venduto la vettura. Nel caso specifico, non conoscendo bene le cose, ritengo indecoroso e approssimativo dare responsabilità al medico che ha prescritto il farmaco... Se la prescrizione è corretta e coerente con la malattia perché mai si deve dare la colpa al medico se il paziente non si cura in modo corretto? e poi se non avesse preso quel farmaco  chi ci dice che i rischi non sarebbero stati maggiori.... E' ora di farla finita con l'aggressione ai medici solo perché sono tali... ci sono tanti medici che svolgono la loro professione con attenzione e perizia e dedizione che non è giusto sparare sempre a zero...

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Realino Renna Chillino | 03/07/2014 12:07

Siamo all'assurdo! Quale colpa può avere un medico se un paziente effettua controlli di INR con intervalli ben più ampi di quelli suggeriti? È assurdo anche parlare di concorso di colpa. Sarebbe come ritenere responsabile o corresponsabile il gommista che ha montato gomme nuove, ed uno si ammazza perche non le ha più controllate. Mi chiedo che valore legale possa avere un impegno sottoscritto dal paziente di rispettare determinate condizioni/precauzioni/comportamenti nel corso di TAO

Cassazione, il paziente è responsabile se non segue le prescrizioni

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