Procedono i contatti tra Alfa Wassermann e Sigma Tau. La firma dell'accordo, che è in una fase decisamente avanzata, potrebbe avvenire entro pochi mesi, come riferiscono fonti bene informate
L'accordo tra Sigma-Tau e Alfa Wassermann potrebbe chiudersi in tempi brevi, al massimo entro l'estate. I colloqui sono in fase avanzata e riguarderebbero solo il settore Pharma, mentre tutto ciò che concerne i farmaci orfani – un segmento per altro molto allettante e sul quale stanno puntando molti competitor - resterebbero fuori. Secondo indiscrezioni, Sigma venderebbe il 65 per cento del business per un valore complessivo tra i 500 milioni e il miliardo di euro. Un'iniezione di denaro fresco, necessario per finanziare altri interventi di ristrutturazione aziendale, dopo il ridimensionamento dell'impianto di Pomezia avvenuto tre anni fa e la chiusura dei centri di ricerca e sviluppo di Milano e Caserta.
La fusione tra i due gruppi farmaceutici porterebbe alla nascita di un colosso nazionale dell'Otc, diventando così un riferimento nel comparto, sulla scia di quanto già visto dopo l'accordo siglato tra Rottapharm e la svedese Meda. Alfa Wassermann di proprietà della Famiglia Golinelli (l'amministratore delegato è Stefano Golinelli, nella foto) è tra i leader in Italia nella produzione conto terzi e ha chiuso il 2013 con un fatturato di 400 milioni di euro. Gli addetti sono 1370 divisi tra la sede centrale di Bologna e le filiali in Usa, Paesi Bassi, Polonia e Russia.
Sigma Tau ha fatto registrare nel 2013 un fatturato di 700milioni, impiega 1900 persone e già nel 2011 si era parlato di vendere quote societarie, ipotesi poi accantonata a causa della scomparsa del fondatore dell'azienda Claudio Cavazza, avvenuta proprio tre anni fa. I colloqui con Alfa per la cessione delle quote sono curati da Four Partners con la supervisione di Guido Tugnoli membro del Cda di Sigma.
Silvio Campione
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