La spinta dei nuovi farmaci per l'epatite C e per alcuni tumori porterà la spesa farmaceutica mondiale a superare la cifra di mille miliardi (un trilione secondo la dicitura anglosassone) di dollari. Lo afferma uno studio del centro ricerche IMS Institute for Healthcare Informatics, secondo cui la cifra si attesterà a 1,06 trilioni per poi fare un ulteriore balzo del 30%, circa 300 miliardi di dollari, tra quest'anno e il 2018.
L'aumento dei prossimi quattro anni, spiega il documento, sarà dovuto quasi esclusivamente ai farmaci per l'epatite, con un contributo di circa 100 miliardi di dollari, a quelli per il diabete, con un 78 miliardi, e a quelli per i tumori, anche in questo caso con 100 miliardi di dollari. Quest'ultimo settore è destinato ad ulteriori aumenti anche negli anni successivi, visto che le aziende hanno 120 nuovi antitumorali nell'ultima fase di sperimentazione, e 374 in quella intermedia. ''Con questi aumenti i sistemi sanitari e le istituzioni dovranno prendere decisioni su come distribuire i budget - afferma a Bloomberg Murray Atken, direttore esecutivo di Ims -. Il focus di tutti ora è quanto valore otteniamo da questo trilione di dollari che stiamo spendendo?''
Lo sviluppo di un nuovo farmaco che arriva poi alla commercializzazione è un processo che spesso dura più di un decennio e comporta costi pari a 2,5-3 miliardi di dollari.
Fonte: Ims, Tufts Center for the Study of Drug Development
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