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Associazione Coscioni, appello ai medici italiani contro il sabotaggio della legge

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/07/2008 17:35

Numeri di telefono di ''soccorso civile'', a cui rivolgersi per avere assistenza ''immediata'' in caso una struttura pubblica neghi la prescrizione per la pillola del giorno dopo.

E' l'iniziativa messa in campo dall'associazione Luca Coscioni, con la collaborazione dell'associazione romana 'Vita di Donna', per andare in soccorso di chi cerca di ricorrere alla contraccezione di emergenza e si trova di fronte all'obiezione di coscienza. Per il momento l's.o.s funzionerà a Roma e Milano, attraverso due numeri (333.9856046 messo a disposizione da 'Vita di Donna' per la Capitale e 345.5011223 per il capoluogo lombardo) a cui risponderanno non solo ginecologi, ma anche pediatri, medici di medicina generale e medici di base, per fare avere la ricetta necessaria per il levonorgestrel. ''Facciamo un appello ai medici di tutta Italia - ha detto Marco Cappato, eurodeputato radicale e segretario dell'associazione Coscioni - a unirsi a quei medici che risponderanno, gratuitamente e da militanti, per contrastare il lento costante e sempre più organizzato sabotaggio della legge guidato dai poteri clericali dentro e fuori dal Vaticano''.

L'obiezione di coscienza sulla pillola del giorno dopo da parte dei medici, ma anche dei farmacisti, ''è falsa e di comodo - aggiunge Cappato - e non è prevista dalla legge. E' una imposizione di coscienza e una deresponsabilizzazione civile'', a cui gli esponenti radicali vogliono rispondere mettendo a disposizione anche l'assistenza ''legale per denunciare chi non fa il suo dovere''.
Il servizio sarà attivo tutti i giorni dalle 9 alle 19 e non stop nel fine settimana (dalle nove del sabato mattina fino alla stessa ora del lunedì) a Roma, mentre a Milano sarà attivo solo il week end, dalle 18 di venerdì alle 8 del lunedì. Contemporaneamente, attraverso gli 'Studenti Coscioni' è partita una raccolta di firme per cancellare l'obbligo della ricetta per ottenere la pillola, che ''non è abortiva - come spiega la ginecologa Mirella Parachini - perchè agisce per impedire che l'ovulo venga fecondato. Trasformarla in prodotto da banco metterebbe d'accordo tutti''. I giovani, anche per voce di Camila Raznovich, intervenuta telefonicamente alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, chiedono anche più informazione e educazione da parte della scuola. ''L'educazione sentimentale - ha detto la nota conduttrice di 'Love line' su Mtv - insieme alla liberalizzazione della pillola sarebbe di aiuto a chi arriva a quel momento come estremo rimedio di un incidente, che così non dovrebbe più attraversare giudizi e umiliazioni''.

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