Le Big Pharma devono rapidamente trasformare la loro organizzazione se vogliono assicurare al settore una crescita sostenibile. E i tempi per farlo sono sempre più stretti, viste le attuali condizioni finanziarie globali e la minaccia di recessione generale. E' quanto emerge dal Report semestrale sull'industria farmaceutica, pubblicato da Ernst & Young, risultato di un'indagine mondiale condotta su 40 top manager di 15 società farmaceutiche.
Il rapporto, intitolato "Progressions, executing for success: powering new business models" - riferisce una nota di Ernst & Young - mira a individuare gli elementi più critici e i progressi fatti dall'industria farmaceutica nella trasformazione delle proprie attività. Le sfide da fronteggiare sono senza precedenti: la scadenza di brevetti, le pressioni normative e di prezzi, le deboli pipeline, l'oscillazione demografica, i problemi di efficacia e la globalizzazione. Nonostante la maggior parte delle società abbia annunciato importanti cambiamenti e scelte strategiche che possono potenzialmente mutare le attività e il modello economico, molte devono ancora adottare i cambiamenti organizzativi e funzionali necessari ad alimentare questi nuovi modelli. Dai principali risultati dell'indagine emerge che la principale priorità, per i dirigenti intervistati, è rappresentata dal potenziamento del flusso di produzione: il 72% indica come preoccupazione primaria l'indebolimento delle pipeline. A ciò si aggiunge la necessità di realizzare e sostenere prodotti di valore in un mercato esigente come quello attuale (47%), le pressioni esercitate dagli enti normativi mondiali (44%), la ridefinizione del cliente e l'aumento dei pagatori (36%). Dalla ricerca commissionata da Ernst & Young emerge inoltre che i dirigenti dell'industria farmaceutica stanno esplorando approcci più strategici e sostenibili per creare vantaggi durevoli in termini di costi, cercando di fare meno affidamento sulle campagne di riduzione dei costi, che ignorano o mettono a repentaglio i piani di crescita a lungo termine. Solo il 40% dei manager ha collocato l'ottimizzazione dei costi tra le iniziative più importanti, rispetto al 92% dell'anno precedente.
Emerge inoltre che il settore farmaceutico è alla ricerca di nuovi modi per trasformare i propri modelli economici per guidare l'innovazione e per meglio dimostrare il valore dei propri prodotti. Il 66% dei manager dichiara di considerare come iniziativa strategica più importante il potenziamento del settore Ricerca & Sviluppo e il 40% pone attenzione all'espansione in nuovi mercati e a una politica più focalizzata sul cliente. Ma, secondo i risultati dell'indagine, molti dirigenti non stanno attuando cambiamenti radicali nei propri modelli economici. Risulta, ad esempio, uno scarso interesse nello sviluppare attività alternative complementari nel settore della sanità di competenza di altri settori (ad esempio il settore alimentare, dei servizi finanziari, dei prodotti di consumo).
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