Più possibilità di prevenire il tumore al collo dell'utero grazie al test hpv, che rileva la presenza del papilloma virus (hpv) che rappresenta la principale causa di questo tipo di tumore: secondo gli esperti, infatti, tale test potrebbe presto sostituire il pap test come esame primario.
A dimostrarlo, i risultati del primo screening, tutto italiano, che ha coinvolto, nella prima fase, 24.000 donne. ''Il test Hpv - ha spiegato il ginecologo Sergio Pecorelli, membro della Commissione ministeriale prevenzione oncologica, presentando i risultati dello screening - può infatti integrare e sostituire il pap test, perchè è più sensibile e identifica i tipi di virus più pericolosi consentendo di selezionare i casi da inviare ai controlli successivi''. Ma c'è anche un altro vantaggio: questo test consente di allungare da 3 a 5-6 anni l'intervallo tra un esame e l'altro, con un considerevole risparmio per la sanità pubblica. Lo screening (che in una seconda fase coinvolgerà 130.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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