Uno 'Tsunami di innovazione'. E' così che Farmindustria definisce i farmaci biotech: un settore in crescita in Italia, facendo registrare un +3,3% di investimenti nel 2013 (rispetto al 2012) ed un +4,3% di fatturato, con importanti ricadute in termini di occupazione. Farmaci innovativi che stanno dando risultati nel trattamento di vari tumori ma che si aprono anche a nuove 'sfide': grazie al biotech si sta lavorando infatti anche sul fronte delle cure contro il virus Ebola.
E' il quadro che emerge dal 'Rapporto sulle biotecnologie del settore farmaceutico in Italia - 2015', realizzato da Farmindustria in collaborazione con Ernst & Young e presentato a Roma. I medicinali biotecnologici, che rappresentano una delle frontiere più avanzate nello sviluppo di terapie personalizzate, presentano caratteristiche peculiari: il principio attivo alla base, infatti, non è un prodotto di sintesi chimica ma è derivato a partire da materiale biologico (cellule animali o vegetali, batteri, virus) attraverso la tecnologia del DNA ricombinante.
Quanto alla distribuzione sul territorio, tra le Regioni la Lombardia occupa il primo posto per numero di imprese del settore del Farmaco biotech (90 strutture), seguita da Lazio (37), Toscana (26), Piemonte (22) ed Emilia Romagna (21). In generale, l'industria biotech continua a crescere a livello mondiale e supera il trilione di dollari di capitalizzazione: l'utile netto, rileva il Rapporto, è balzato del 231% nel 2014 al massimo storico di 14,9 mld di dollari, gli investimenti in R&S sono cresciuti del 20%, il capitale delle imprese americane e europee nel 2014 è arrivato a 54,3 mld di dollari e 94 società del settore in Ue e Usa si sono quotate. Vari i farmaci biotech oggi disponibili: da quelli per il trattamento del tumore al colon retto (il quarto tipo di cancro più diffuso nel mondo) che hanno portato, si sottolinea nel Rapporto, ad ''un allungamento della vita e, in alcuni casi, alla guarigione completa, anche in presenza di metastasi non operabili'', a quelli contro la sclerosi multipla, il mieloma e malattie rare coma la Sindrome miastenica di Lambert-Eaton (il farmaco ha ottenuto di recente l'autorizzazione all'immissione in commercio). Ma passi avanti, grazie al biotech, si stanno anche facendo per arrivare ad un trattamento efficace contro il virus Ebola: se sul fronte dei vaccini, quello studiato e testato all'inizio in laboratori italiani è attualmente in fase di sviluppo clinico, proprio grazie al biotech si sta lavorando sul fronte delle cure. Un farmaco antivirale, già usato come trattamento influenzale lo scorso anno in Giappone, sta infatti mostrando di dimezzare la mortalità nei pazienti con bassi o moderati livelli di virus Ebola in circolo, suggerendo un possibile utilizzo nelle fasi iniziali della malattia. E allo studio ci sono pure altre ipotesi di trattamento.
Fonte: farmindustria
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