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Il CIV dell'INPS preoccupato per l’assenteismo

Professione Redazione DottNet | 11/09/2015 11:17

Grazie al data-mining si avrà un’ottimizzazione dei tempi e della qualità del servizio, con diminuzione della spesa.

All’INPS affluiranno i certificati di malattia di tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati e tutte le Pubbliche Amministrazioni sono in possesso delle credenziali di accesso ai sistemi informatici, per richiedere gli accertamenti medico legali e prendere visione dei verbali della visita richiesta in tempo reale. Grazie al data-mining (sistema informatico di selezione statistica dei certificati di malattia) di cui dispone l’Istituto si avrà una ottimizzazione dei tempi e della qualità del servizio, con diminuzione della spesa per indennizzo di malattia.

L’associazione nazionale medici fiscali INPS (ANMEFI) è però preoccupata sull’adeguato utilizzo da parte dell’Istituto dei medici di controllo, da circa tre anni sottoccupati, a causa della percentuale irrisoria di controlli d’ufficio dello stato di malattia.

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Si è ben lontani infatti da quel corretto rapporto tra numero dei certificati pervenuti e numero dei controlli eseguiti, che lo stesso INPS con circolare n°7 del 05/01/1995 attestava intorno al 20%, indicando questo punto come ottimale tra costi e benefici. Dal 1° maggio 2013 ad oggi la percentuale è stata ridotta, fino a valori inferiori all’1%, con evidente disagio per la categoria e soprattutto per il danno all’Erario che pochi stanno considerando.

L’ANMEFI richiama il deliberato di uno dei principali organi dell’INPS, ovvero il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV), che notoriamente definisce i programmi e individua le linee di indirizzo dell'ente e, nell'ambito della programmazione generale, determina gli obiettivi strategici pluriennali.

Questo, sulla base al comma 4 dell'articolo 3 del D. Lgs 479/1994 (“Ordinamento degli enti pubblici di previdenza e assistenza”), con la deliberazione n.12 del 4.6.2013 avente per oggetto “Visite mediche di controllo disposte d'ufficio”, ha così deliberato:

“Tenuto conto… che, in conseguenza del taglio delle risorse, cui è stato sottoposto dalle ultime leggi di spesa, l'INPS ha previsto una riduzione delle visite mediche di controllo disposte d'ufficio che passano da circa 900.00 del 2012 a circa 100.000 del 2013; … che l'eccessiva riduzione delle visite mediche di controllo disposte d'ufficio potrebbe determinare un aumento del fenomeno dell'assenteismo…; pertanto, che la riduzione delle visite mediche di controllo debba essere preceduta da una attenta analisi dei costi che la stessa potrebbe porre a carico dell'Istituto per il pagamento di ulteriori indennità di malattia a seguito del possibile aumento del fenomeno dell'assenteismo; … infine che la suddetta riduzione debba essere attentamente valutata ... al fine di realizzare una uniformità di comportamenti su tutto il territorio nazionale; … impegna … gli Organi di Gestione ad adottare, per le visite mediche di controllo d'ufficio, tutte le iniziative necessarie che consentano – previa attenta analisi dei costi e dei benefici … - di incrementare e uniformare la qualità e l'efficienza dell'azione amministrativa dell'Istituto su tutto il territorio nazionale, nonché di contrastare il fenomeno dell'assenteismo”.

Quanto sopra dimostrato sottolinea come sia fondamentale, per il contenimento dell'assenteismo e per la conseguente salvaguardia della spesa sociale, un efficiente servizio della medicina di controllo sul territorio nazionale.

Fonte: ANMEFI

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