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Progetto DDD Onlus - Associazione per la lotta alla DDD

Professione Redazione DottNet | 04/03/2016 17:24

Dense Deposits Disease (malattia a depositi densi)

L‘associazione prende il nome da una malattia molto rara, la Glomerulonefrite Membrano Proliferativa di Tipo II, meglio conosciuta come Dense Deposits Disease (malattia a depositi densi), che impedisce ai reni di funzionare correttamente e che colpisce prevalentemente i bambini.

Nasce dalla volontà dei genitori di un ragazzo affetto dalla DDD e di un gruppo di loro amici, che insieme hanno deciso di unire le loro forze per aiutare a sconfiggere questa malattia.

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È stata costituita nell’ottobre 2010 e riconosciuta nell’aprile 2011 come O.N.L.U.S. (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).

Scopi dell’Associazione

L' associazione “Progetto DDD Onlus - Associazione per la lotta alla DDD” è nata con lo scopo di attuare beneficenza per finanziare progetti di ricerca scientifica, clinica e sperimentale, di istituzioni pubbliche e/o private senza scopo di lucro, sulla patologia DDD e persegue esclusivamente finalità di solidarietà e utilità sociale.

L‘associazione vuole anche essere un punto di riferimento per la diffusione delle conoscenze sulle cause, sui sintomi e sulle terapie per la cura della DDD.

La malattia in breve - Che cos’è la DDD

La Glomerulonefrite Membrano Proliferativa di Tipo II, meglio conosciuta come Dense Deposits Disease (malattia a depositi densi) e con gli acronimi MPGN II o DDD, è una malattia rara che impedisce ai reni di funzionare correttamente e che colpisce prevalentemente i bambini.

Le cause della malattia non sono ancora state identificate, ma spesso il fattore scatenante è rappresentato da un’infezione, come un mal di gola, una tosse o un’otite. Questa infezione attiva il sistema immunitario che, non sappiamo ancora perché, in rari casi “impazzisce” e non funziona più correttamente.

Il sistema immunitario delle persone affette da DDD / MPGN II attacca erroneamente i glomeruli dei reni, i piccoli filtri che depurano il sangue, creando al loro interno dei depositi, formati da proteine, che ne impediscono il corretto funzionamento e che nel tempo ne causano la distruzione.

Questo meccanismo si attiva in genere tra i 5 e i 10 anni di età e non si spegne più. Con il trascorrere del tempo i reni non funzionano più e, di conseguenza, i bambini affetti da questa patologia devono sottoporsi a dialisi, in molti casi fin da piccoli.

Le cause

Si pensa con ragionevole certezza che la causa di questo meccanismo anomalo sia di origine genetica, ma fino ad oggi non sono state trovate le mutazioni genetiche che la possono causare.

Le cure

Allo stato attuale delle conoscenze non esiste una terapia specifica della DDD / MPGN II.

Vi sono tuttavia alcune ricerche in corso e si stanno sperimentando diversi tipi di trattamenti, alcuni dei quali sembrano promettenti.

Le misure terapeutiche in uso sono volte alla cura dei sintomi presenti e vanno applicate in centri ospedalieri specializzati, dotati di un reparto di Nefrologia.

Purtroppo il trapianto di rene non risolve questa malattia, perché la malattia tende a recidivare. Infatti i reni all’inizio sono sani ed è il meccanismo del sistema immunitario che li distrugge: come i reni originari, in molti casi anche i reni trapiantati vengono attaccati dalla malattia.

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