Scoppia la polemica tra Fnomceo e Consulcesi sui dati relativi alla formazione dei medici. Intanto c'è una novità: all'interno del disegno di legge n. 2233 in discussione presso la Commissione Lavoro del Senato è prevista una norma che consente di detrarre le spese per Ecm e aggiornamenti
Sull'aggiornamento dei medici è polemica tra Fnomceo e Consulcesi: "È paradossale e profondamente scorretto estrapolare parti di una video intervista e farla passare per un video messaggio rivolto ad un convegno a cui la Presidente Roberta Chersevani e il Segretario Luigi Conte non avevano aderito e dove non erano presenti.
La questione è aggravata dall'utilizzo di figure istituzionali per finalità commerciali e di autopromozione", si legge in una nota dell'Ordine. "Estrapolare dati frammentari, senza tenere conto del contesto in cui questi dati sono stati presentati, crea disorientamento e disagio nei professionisti della salute ed induce errate percezioni e preoccupazioni nei cittadini".
Polemiche a parte, si sta lavorando nelle sedi governative per invogliare l'aggiornamento dei medici: è al varo una norma che prevede la deducibilità totale delle spese sostenute da medici e dentisti per la formazione e l'aggiornamento professionale, appunto. Giuseppe Renzo, presidente dalla Commissione albo odontoiatri della Fnomceo, spiega al Sole24ore che la novità è «all'interno del disegno di legge n. 2233 (Lavoro autonomo) attualmente in discussione presso la Commissione Lavoro del Senato, in cui è inserito l’art. 5 sulla “Deducibilità delle spese di formazione e accesso alla formazione permanente”».
Nel nuovo testo si prevede che le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili, o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno, oggi deducibili al 50%, siano «integralmente deducibili, entro il limite annuo di 10.000 euro». E che siano deducibili «entro il limite annuo di 5.000 euro le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'auto-imprenditorialità, mirate a sbocchi occupazionali effettivamente esistenti e appropriati in relazione alle condizioni del mercato del lavoro, erogati dagli organismi accreditati ai sensi della disciplina vigente. Sono altresì integralmente deducibili gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà».
«Soddisfatti per l'inserimento nello “Statuto dei lavoratori” autonomi della totale deducibilità delle spese di formazione continua dei professionisti, inclusi odontoiatri e medici». Ma anche convinti che, ora, serve puntare «alla deducibilità delle spese sostenute dai pazienti per le spese odontoiatriche». Lo sostiene l'Associazione italiana odontoiatri (Aio) commentando la novità nel disegno di legge 2233, in discussione alla Commissione lavoro del Senato, che attraverso una modifica al testo unico delle imposte sui redditi saranno deducibili al 100% e non più all'attuale 50% le spese d'iscrizione a master, convegni, congressi e corsi di formazione o di aggiornamento professionale entro il limite annuo di 10.000 euro. Un ddl, in cui, tra l'altro, «si mira a rendere totalmente deducibili eventuali oneri sostenuti dal professionista per assicurarsi contro il mancato pagamento delle prestazioni», ricorda Enrico Lai, responsabile Ecm dell'Aio.
Fonte: Fnomceo, sole24ore
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