Il vice ministro ha confermato l’intenzione del Governo di chiudere la partita con i medici specialisti
Troveremo una soluzione». Con queste parole il Viceministro all’Economia Enrico Zanetti, ospite a "In Onda" su La7, ha annunciato l’intenzione del Governo di chiudere il lungo contenzioso tra lo Stato ed i medici specialisti, ai quali non è stato riconosciuto il corretto trattamento economico durante la scuola di specializzazione, frequentata nel periodo compreso tra il 1978 ed il 2006. La vicenda è stata raccontata in un servizio dal titolo "L’Italia deve 5 miliardi ai medici italiani", collegandola alle numerose infrazioni alle normative UE che sono costate allo Stato italiano oltre 180 milioni di euro di multe.
Incalzato dai conduttori David Parenzo e Tommaso Labate, Zanetti ha confermato l’intenzione del Governo di chiudere la partita con i medici specialisti, che hanno dalla loro parte le direttive europee degli anni ’80, le condanne della Corte di Giustizia europea (sentenze del 25/02/1999 e del 03/10/2000) ed una lunga serie di successi nei tribunali di tutta Italia.
La forte attenzione sul tema, da parte non solo dei media, ma anche di tutte le istituzioni, insieme all’impegno assunto dal Viceministro all’Economia Zanetti, conferma l’intenzione di arrivare ad una rapida soluzione della vicenda. Questo può avvenire solo sanando la posizione dell’Italia nei confronti dei medici attraverso l’accordo transattivo proposto dal recente Ddl n. 2400 presentato da 21 senatori di schieramenti assolutamente trasversali. La transazione, valida solo per chi avrà presentato ricorso, permetterebbe una notevole riduzione dell’esborso totale di 5 miliardi di euro andando anche ad alleggerire il lavoro dei Tribunali, ai quali si rivolgono sempre più medici sulla scia di una giurisprudenza, sul tema, ormai consolidata in favore dei ricorrenti.
«La volontà politica di mettere fine alla vicenda è chiara – afferma il Presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella –. Molto presto la questione verrà chiusa e suggeriamo ai medici di non perdere questa opportunità, presentando ricorso. Il 15 dicembre faremo partire una nuova azione collettiva per la quale numerosi OMCeO, Enti, Associazioni, Sindacati e Società Scientifiche hanno convenzionato tutti i loro iscritti.
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