Con la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione, sono diventate operative le linee guida per la revisione dei sistemi di emergenza-urgenza sanitaria, approvate dalla giunta il 14 aprile. Si tratta delle nuove direttive impartite alle aziende sanitarie del Piemonte per tutto quel che riguarda l'emergenza sanitaria, dal servizio del 118 ai Dea.
L'obiettivo è di ''fornire alle aziende indicazioni finalizzate al raggiungimento dell'omogeneità e della massima efficacia su tutto il territorio regionale''. La delibera fa riferimento a un precedente provvedimento di riorganizzazione dell'emergenza sanitaria ospedaliera, varato nel 2002. Le nuove linee guida, in applicazione del piano sanitario regionale 2007-2020, prevedono, tra l'altro, una maggiore integrazione tra le componenti territoriali e quelle ospedaliere, il completamento su tutto il territorio regionale della rete dell'emergenza ospedaliera e il coordinamento del servizio 118 con il sistema dei Dea. E' prevista anche la realizzazione delle reti delle patologie complesse (sindrome coronarica acuta, ictus, trauma, urgenze pediatriche e ostetrico-ginecologiche).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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