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Piemonte. Varate nuove linee guida sull'emergenza

Medicina Generale Redazione DottNet | 01/08/2008 10:17

Con la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione, sono diventate operative le linee guida per la revisione dei sistemi di emergenza-urgenza sanitaria, approvate dalla giunta il 14 aprile. Si tratta delle nuove direttive impartite alle aziende sanitarie del Piemonte per tutto quel che riguarda l'emergenza sanitaria, dal servizio del 118 ai Dea.

L'obiettivo è di ''fornire alle aziende indicazioni finalizzate al raggiungimento dell'omogeneità e della massima efficacia su tutto il territorio regionale''. La delibera fa riferimento a un precedente provvedimento di riorganizzazione dell'emergenza sanitaria ospedaliera, varato nel 2002. Le nuove linee guida, in applicazione del piano sanitario regionale 2007-2020, prevedono, tra l'altro, una maggiore integrazione tra le componenti territoriali e quelle ospedaliere, il completamento su tutto il territorio regionale della rete dell'emergenza ospedaliera e il coordinamento del servizio 118 con il sistema dei Dea. E' prevista anche la realizzazione delle reti delle patologie complesse (sindrome coronarica acuta, ictus, trauma, urgenze pediatriche e ostetrico-ginecologiche).

Particolare importanza viene data alla formazione di medici specializzati in medicina d'emergenza e urgenza: in attesa che le università attivino le scuole di specializzazioni, vengono istituiti a livello regionale corsi indirizzati ai medici in servizio nei pronto soccorso e agli infermieri. La domanda di prestazioni in urgenza è in continua crescita. Il sistema territoriale del 118 risponde in media a due milioni di chiamate l'anno, coordinando 400 mila interventi. Gli elicotteri effettuano 4.500 missioni ogni anno. Nel 2006 gli accessi ai pronto soccorso piemontesi sono stati un milione 763 mila, con il 62% di codici verdi e il 28% di codici bianchi.

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