E' la quinta donna alla guida del dicastero
"E' sempre un onore servire il mio paese. In questa fase di emergenza bisogna ascoltare ancora di più i cittadini più deboli, in difficoltà: e' il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ad affermarlo subito dopo il giuramento al Quirinale del nuovo Governo. E ad una domanda sugli equilibri politici del nuovo esecutivo ha risposto: ''i numeri e la maggioranza ci sono ora, dobbiamo guardare alle cose da fare''.
Sposata, con due figli gemelli, Beatrice Lorenzin è la quinta donna al timone del dicastero della Salute e ricopre l'incarico dal 2013.
Eletta deputato nelle fila del Popolo della Libertà nel 2008 e poi nel 2013, viene nominata Ministro della Salute da Enrico Letta nell'aprile 2013 (anno in cui passa al Nuovo Centrodestra, Ncd), e confermata anche da Matteo Renzi nel febbraio 2014. Nel corso del suo mandato è finita nella bufera per la campagna di comunicazione sul Fertility Day ma ha anche legato il suo nome al Piano per la Prevenzione della Corruzione in Sanità e al ddl per il riordino delle professioni sanitarie. Uno dei cavalli di battaglia, e capitolo ancora aperto, è l'aggiornamento, dopo ben 15 anni, dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, che prevederanno anche la fecondazione assistita eterologa tra le prestazioni a carico della sanità pubblica.
"Nel difficile percorso a ostacoli che la Sanità deve affrontare in questo paese, abbiamo evitato un ulteriore ostacolo perché il Ministro Lorenzin ben conosce insidie e punti di forza del cammino. Riconosciamo al Ministro partecipazione, disponibilità e competenza. Plaudiamo alla continuità per la sua riconferma, ed esprimiamo l'auspicio di poter lavorare altrettanto bene con il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il nuovo Ministro del Miur, Valeria Fedeli, e il Governo tutto". Con queste parole il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, ha accolto la notizia della nascita del nuovo Governo, che vede ancora Beatrice Lorenzin al Ministero della Salute.
''Apprezziamo la scelta fatta dal premier Paolo Gentiloni di riconfermare al Dicastero della Salute l'onorevole Beatrice Lorenzin, persona competente, che unisce alla conoscenza del settore una innegabile passione e una spiccata sensibilità nei confronti dei problemi sociosanitari del Paese''. E' quanto afferma in una nota Federfarma, l'associazione che rappresenta oltre 16 mila farmacie private. ''Grazie all'esperienza maturata - aggiunge l'associazione - il Ministro Lorenzin potrà continuare ad operare a vantaggio della salute pubblica e condurre in porto provvedimenti importanti da lei fortemente promossi. Nel Ministro Lorenzin le farmacie hanno sempre trovato un interlocutore attento ed affidabile, pienamente convinto della necessità di potenziare il ruolo della farmacia in quanto primo presidio sociosanitario sul territorio, fortemente integrato nel servizio sanitario nazionale. Le farmacie ribadiscono pertanto la piu' ampia disponibilità a proseguire la collaborazione con il Ministro e con il nuovo Governo al quale formulano i migliori auguri di buon lavoro''.
Ma non tutti plaudono alla riconferma della Lorenzin: "Un ministro per tutte le stagioni del consociativismo. Beatrice Lorenzin è 'l'highlander' della XVII Legislatura: cambiano i governi ma lei, inossidabile, resta piantata sullo scranno del ministro della Salute. Evidentemente oltre a garantire equilibri politici, Lorenzin è anche il soggetto più indicato per realizzare la progressiva e sotterranea operazione di smantellamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale e di negazione del diritto alla salute". Lo affermano i deputati M5S in commissione Affari Sociali. "Breve excursus degli oltre tre anni e mezzo di Lorenzin al dicastero di Lungotevere a Ripa: 4,3 miliardi di euro di tagli nel solo biennio 2015-2016 e altri 13 miliardi di tagli programmati per gli anni che verranno, 11 milioni di italiani che rinunciano alle cure, un Patto per la Salute (quello 2014-2016) mai nato, il tragicomico caso del fertility day.
Ancora: i nuovi Lea sembra stiano finalmente per vedere la luce dopo un parto lunghissimo mentre per l'aggiornamento del nomenclatore tariffario siamo ancora in attesa di date certe. I risparmi derivanti dalla digitalizzazione della sanità restano una promessa reiterata. Tra gli elementi di continuità delle politiche messe in campo da Lorenzin ricordiamo la farmaceutica: la tutela degli interessi delle aziende del comparto è stata decisamente maggiore rispetto a quella nei confronti dei cittadini e delle casse dello Stato. In tal senso esemplare è il caso della cura dei soggetti affetti da epatite C: il prezzo altissimo del farmaco non consente l'accesso al trattamento di tutti i cittadini che ne avrebbero bisogno", concludono i deputati M5S.
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