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Meningite: esposto del Codacons per procurato allarme

Infettivologia Redazione DottNet | 09/01/2017 17:37

Iss: è solo un'epidemia mediatica. In Campania il vaccino sarà gratis per 2 milioni giovani. De Luca, nessuna angoscia ma copertura di bambini e ragazzi

Un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in cui si chiede di indagare per i reati di procurato allarme e abuso di atti d'ufficio. Lo annuncia il Codacons in seguito al caos meningite scoppiato in Italia.


    ''Nelle ultime ore si assiste ad una psicosi collettiva che sta avendo effetti diretti sulla popolazione - spiega l'associazione - Pur essendo i numeri sull'incidenza della malattia pienamente nella norma, si è scatenata una corsa ai vaccini che determina non solo spese a carico dei cittadini per decine di milioni di euro, ma anche palesi discriminazioni tra utenti a seconda della zona di residenza. Ad oggi infatti le vaccinazioni risultano offerte gratuitamente solo in alcune regioni, mentre in altre sono a totale carico del cittadino, dando vita a intollerabili e costose disparità di trattamento''.

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    Il Codacons ha deciso dunque di chiedere alla Procura di accertare se i comportamenti di soggetti pubblici e privati e le loro dichiarazioni apparse sui mass media abbiano contribuito a scatenare il panico nella popolazione, e se si siano in tal caso ravvisabili gli estremi per il reato di procurato allarme o abuso di atti d'ufficio.


    ''Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una campagna a favore dei vaccini che ha letteralmente terrorizzato gli italiani - aggiunge il Codacons - Una campagna che, purtroppo, ha visto protagonisti anche i vertici di importanti enti pubblici come l'Iss, e non vorremmo mai che la psicosi odierna sulla meningite sia stata in qualche modo alimentata da eccessi nella comunicazione da parte delle istituzioni sanitarie''.

Quella di meningite è ''un'epidemia mediatica''. L'unico agente ''patogeno, che si sta moltiplicando a dismisura, è la notizia giornalistica''. A dirlo i ricercatori dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Fortunato D'Ancona, Maria Grazia Caporali e Paola Stefanelli, in un contributo pubblicato sul sito Epicentro. ''La diffusione della meningite - scrivono - è sovrapponibile a quella dell'anno precedente. Il meningococco continua a essere responsabile di circa 200 casi l'anno, mentre le forme invasive prevenibili con vaccinazioni dello pneumococco sono in calo''. Ciò non ha impedito il dilagare di ansia nella popolazione. La 'scintilla' è stata ''l'anomalo aumento da gennaio 2015 dei casi da meningococco C in Toscana. Un incremento - continuano i ricercatori - spiegato con la circolazione in quell'area di un clone di meningococco particolarmente aggressivo''. Nonostante la politica di offerta vaccinale molto ampia della Regione Toscana, la riduzione della circolazione di questo patogeno tra i portatori per limitare il numero di casi non è stata raggiunta neanche nel 2016, probabilmente per livelli di copertura vaccinali non ideali in alcuni gruppi di popolazione.

''L'invito alla vaccinazione ha avuto l'effetto collaterale di innalzare il livello di preoccupazione''. Ma se nel 2015 l'attenzione dei media era focalizzata sulla Toscana, nel 2016 si è spostata a livello nazionale senza un aumento dei casi in altre Regioni. In un anno ci sono circa 1500 segnalazioni di malattia batterica invasiva, con oltre 4 casi al giorno attesi nel periodo più freddo. ''I media riportano anche solo i casi sospetti, segnalando lo stesso caso più volte per sottolinearne il decorso, dando la falsa sensazione che ci si trovi di fronte a un alto numero di casi prima non presente''. Ma i rischi di contrarre questa malattia ''rimangono molto bassi - concludono - non vi è alcuna emergenza, e la vaccinazione può essere programmata dalla Asl a distanza di giorni o settimane''.

Intanto la Regione Campania scende in campo per una vaccinazione di massa della popolazione dei minorenni: dalla prossima settimana sarà infatti gratuita la somministrazione del vaccino tetravalente che copre quattro diversi ceppi di meningite: B, Y, X e C. Lo ha annunciato il governatore Vincenzo De Luca: "Abbiamo deciso - ha detto - la distribuzione gratuita del vaccino tetravalente, che copre anche il ceppo di meningite più aggressivo, fino ai 18 anni. Operiamo così una copertura completa dei bambini e dei ragazzi che frequentano di più luoghi affollati".

Una misura di "sana prevenzione", ha spiegato il suo consigliere alla sanità, Enrico Coscioni, ribadendo quanto affermato dallo stesso De Luca: "Non deve esserci nessun clima di angoscia per la meningite, la situazione è sotto controllo e siamo pronti a intervenire. Le strutture sono pronte a intervenire in maniera estremamente qualificata". Il decreto di giunta sarà lunedì sul tavolo di De Luca che lo firmerà nei primi giorni della settimana, rendendolo immediatamente operativo: su sei milioni di abitanti della Campania, la popolazione interessata è di circa un terzo, quindi due milioni di bambini e adolescenti che riceveranno gratis il vaccino che costa intorno ai 60 euro. Potranno riceverlo i bambini oltre i 13 mesi di età e i ragazzi dai 12 ai 18 anni: "Copriamo quindi - spiega Coscioni - le categorie a rischio: i bambini che non hanno ancora fatto la vaccinazione, che è prevista dopo il primo anno di età, e la generazione di ragazzi che quando erano neonati non erano sottoposti a questo vaccino".


    Le vaccinazioni potranno essere effettuate presso i consueti centri vaccinali delle Asl e, si apprende dalla Regione Campania, le scorte sono sufficienti per coprire la popolazione interessata. "La vaccinazione - spiega ancora Coscioni - non deve dare adito ad alcuna psicosi, è semplicemente una risposta precauzionale nell'ottica di una sana prevenzione per le categorie a rischio. La meningite non sopravvive in ambiente esterno ma si trasmette con un contatto diretto, per questo bisogna vaccinare i bambini, che spesso si scambiano il cibo, e gli adolescenti che frequentano più spesso ambienti affollati e in cui c'è una certa promiscuità".

Da rilevare che la psicosi-meningite anche in Campania sta crescendo come denunciato dalla alla presidente dell'Osservatorio Regionale sui vaccini Maria Triassi. "Questa - dice Triassi - è una psicosi che si sta autoalimentando, ma si basa sul nulla. Se guardiamo ai casi, la Campania non registra alcun incremento, siamo nella norma. Il problema riguarda a limite la Toscana"

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