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Influenza: finita l'epidemia, oltre 5 mln di allettati e 53 morti

Infettivologia Redazione DottNet | 16/03/2017 18:12

Ma circolano raffreddori primaverili e virus similinfluenzali

Dopo aver costretto a letto oltre 5 milioni di italiani e aver provocato il decesso di 53 anziani, può ormai considerarsi 'ufficialmente' terminata l'epidemia influenzale in Italia. Ma febbre, starnuti, naso chiuso e gola arrossata continuano a infastidire centinaia di migliaia di italiani, colpiti in questo periodo da virus simil influenzali e da raffreddori primaverili. Dal nuovo bollettino di sorveglianza delle sindromi influenzali Influnet, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), emerge che la scorsa settimana sono stati 104mila gli italiani messi a letto dall'influenza, per un totale di 5 milioni e 31mila persone colpite da inizio stagione.

"Il numero di casi - spiega Gianni Rezza, capo Dipartimento malattie infettive dell'Iss - ci dice che è stata stagione ad attività medio-alta, più elevata dello scorso anno, ma meno rispetto ad anni precedenti. La vera particolarità è che ha avuto un picco elevato e precoce di casi a fine dicembre, con un notevole aumento di afflusso ai pronti soccorsi, mentre in genere il picco era osservato fra gennaio e febbraio. Dopo di ché, c'è stata una diminuzione drastica dei casi e un declino continuo. A inizio stagione ci aspettavamo un numero maggiore di contagi". Secondo la sorveglianza dei casi gravi, riportata dal bollettino InfluNews, in totale, dall'inizio della stagione influenzale, sono stati segnalati 219 casi gravi, con una età media di 72 anni, 53 dei quali deceduti. In genere avevano una patologia cronica pre-esistente, come malattie cardiovascolari, respiratorie, diabete e obesità.

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"Le cifre sono ancora provvisorie e sottostimate - chiarisce Rezza - ma quel che è certo è che questi casi sono dovuti a una maggior circolazione del virus H3N2, che colpisce soprattutto anziani non vaccinati". In attesa dei numeri definitivi, in quasi tutte le Regioni intanto è terminato il periodo epidemico, e l'incidenza media la scorsa settimana è stata di 1,72 casi di influenza per mille assistiti, ma più alta in Piemonte, Val D'Aosta, nella Provincia di Trento e in Basilicata. Il virus infatti continua a circolare. Ma soprattutto, circolano in questa stagione virus parainfluenzali e i classici raffreddori primaverili, dovuti a sudate e sbalzi di temperatura. "Nei mesi primaverili - sottolinea Rezza - circolano molti virus simili a quelli influenzali, che danno però sintomi più lievi, ma anche i classici raffreddori dovuti ad adenovirus, coronavirus e rinovirus. Da non confondere con i raffreddori dovuti ad allergie ai pollini primaverili, che normalmente durano ben oltre i 4 o 5 giorni".

fonte: ansa

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