Il carico di lavoro fisico è associato ad un incrementato rischio di sviluppare l’artrite reumatoide.
L’artrite reumatoide (RA) è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da tessuto sinoviale infiammato che può portare ad una progressiva disabilità. Lo sviluppo di RA è legato a fattori predisponenti genetici e ambientali, tra cui l’esposizione ad agenti irritanti o tossici e particolari stili di vita. Alcuni di questi fattori ambientali sembrano interagire con gli alleli del complesso maggiore di istocompatibilità di classe II, HLA-DRB1, un fattore di rischio genetico per lo sviluppo di RA positivo all’anticorpo anti-citrullina (ACPA).
É stato recentemente dimostrato che l’interazione tra il fumo e i polimorfismi di HLA ricadono in particolari sequenze aminoacidiche nel sito legante il peptide dell’HLA-DR. L’esposizione a sforzi fisici (physical workload, PW) ripetuta e prolungata nel tempo sembra rappresentare un fattore di rischio per l’osteortrite nonostante non sia mai stata studiata come fattore predisponente di RA.
A tal proposito Pingling Zeng et al. si sono proposti di valutare:
Lo studio clinico caso-controllo è stato condotto su 3150 casi e 5130 controlli utilizzando dati provenienti dal Swedish Epidemiological Investigation of Rheumatoid Arthritis. Sono state raccolte così informazioni su 7 tipi di PW riportate dai soggetti e sui genotipi HLA-DRB1, ed è stato valutato lo status dell’anticorpo anticitrullina (ACPA) nei pazienti. Per ogni classe di PW, i partecipanti sottoposti allo sforzo fisico sono stati comparati a quelli non esposti.
I risultati hanno mostrato che esporsi a qualsiasi tipo di sforzo fisico può incrementare il rischio di RA e ciò è indipendente dalla positività ad ACPA. Per alcuni tipi di esposizione, è emerso un legame tra PW e HLADRB1, implicato nel rischio di RA ACPA-positivo. Ne consegue l’idea che l’interazione gene-ambiente sia implicata nell’eziologia di RA ACPA-positiva.
Concludendo, il lavoro suggerisce che PW è associata al rischio di RA indipendentemente dalla presenza di anticorpi ACPA e che esiste un legame tra PW e HLA-DRB1 in RA con positività ad ACPA. Gli studi su nuovi potenziali fattori ambientali dovrebbero includere un’accurata analisi dell’interazione tra l’ambiente e le varianti di HLA-DRB1.
In tale contesto, emerge l’importanza di considerare l’attività fisica prolungata nell’analisi dei fattori di rischio per l’artrite infiammatoria.
Fonte:
Pingling Zeng et al. Physical workload is associated with increased risk of rheumatoid arthritis: results from a Swedish population-based case–control study. RMD Open 2017; 3:e000324.
Il 20% delle persone con artrite reumatoide è a rischio di sviluppare interstiziopatie polmonari, tra le principali cause di morbilità e mortalità in chi soffre di malattie reumatologiche
Nello studio di fase 3 APEX gusekumab ha dimostrato un’inibizione del danno strutturale di due volte e mezzo superiore rispetto al placebo
Erano 17,9 milioni nel 2021. Crescono gli anni vissuti con disabilità
Ne soffre 1 paziente oncologico su 2 ma è sotto-trattato
Il machine learning, ovvero l'apprendimento automatico, potenzialmente potrà migliorare diagnosi e cure per chi ne soffre
Una ricerca in corso presso diversi Atenei italiani e altre Università nel mondo si sta focalizzando sulle possibili indicazioni utili dalla biopsia del tessuto sinoviale, da cui si potrebbe dedurre la remissione o meno indotta da differenti trattame
Herpes, Covid, influenza, pneumococco, le immunizzazioni più consigliate
Giacomelli: "Sono due anticorpi monoclonali che vengono utilizzati in maniera specifica: mepolizumab, scoperta abbastanza recente, che è un anti-interleuchina 5, e rituximab che blocca i linfociti B"
dottnet.title.comments