In Italia sono 10 i procedimenti disciplinari aperti contro le posizioni antiscienza dei medici
Nuova offensiva degli Ordini dei medici contro le posizioni antiscientifiche: a poco più di una settimana dalla radiazione del cardiologo Roberto Gava per le sue teorie contrarie alle vaccinazioni da parte dell'Ordine di Treviso, il primo caso in Italia, un altro procedimento disciplinare è stato aperto dall'Ordine di Verona a carico del medico Claudio Sauro. Questa volta, il rilievo dell'Ordine riguarda il comportamento del professionista che, esperto di fitoterapia, ha proposto ai pazienti attraverso Facebook o altri siti un protocollo chiamato 'Chemioterapia naturale' volto a "prevenire e trattare le malattie tumorali in maniera naturale evitando la chemioterapia".
Chiara la contestazione dell'Ordine: "in tali pubblicazioni web - si rileva nella lettera in cui si comunica l'avvio del procedimento disciplinare - la proposta di trattamenti non convenzionali appare ambiguamente o esplicitamente volta a sottrarre i pazienti a trattamenti comprovati ed efficaci".
Rilievi pesanti per i quali il giudizio dell'Ordine di Verona è stato fissato per il prossimo 23 maggio. Ma sul suo profilo Fb, sul quale ha raccolto già molti commenti e anche dichiarazioni di appoggio, Sauro scrive: "vi faccio consapevoli che verrò radiato dall'Ordine". Una battaglia, quella contro le posizioni antiscientifiche e anti-vaccini, che la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) ha rafforzato meno di un anno fa annunciando appunto sanzioni fino alla radiazione per i medici che appoggiano tali posizioni. Ad oggi, afferma il vicepresidente Fnomceo Maurizio Scassola, "rispetto alle vaccinazioni sarebbero almeno due i procedimenti disciplinari aperti, ma in tutta Italia sono almeno una decina i procedimenti noti in corso nei confronti di medici che appoggerebbero posizioni antiscientifiche".
Da Scassola arriva anche un monito circa il "preoccupante uso scorretto" del web: "è allarmante che la Rete sia utilizzata anche da medici per diffondere informazioni non scientifiche; con i web si cerca infatti di ingigantire i fenomeni creando una cassa di risonanza e ciò - conclude - crea dei danni ancora maggiori".
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