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Creato test del sangue per la diagnosi precoce di cancro al pancreas

Oncologia Redazione DottNet | 24/05/2017 20:38

Sensibile, accurato ed economico: i risultati arrivano in 10 minuti

Il cancro del pancreas, un killer subdolo e silenzioso perché di difficile diagnosi, potrebbe un giorno essere riconosciuto in fase precoce attraverso un test del sangue: il prototipo di questo test è stato sviluppato da ricercatori Usa, ed ha tutti i requisiti di una innovazione che potrebbe cambiare il modo di curare la malattia che oggi in oltre l'80% dei casi si scopre quando è ormai inoperabile.

È la prospettiva che arriva da un lavoro che sarà pubblicato domani sulla rivista Science Translational Medicine e che vede coinvolte istituzioni importanti come il Massachusetts General Hospital (MGH) e la Harvard T.

H. Chan School of Public Health a Boston e ricercatori tra cui l'italiana Ilaria Pergolini. Gli esperti hanno sviluppato un test su chip che richiede una decina di minuti ed è molto sensibile nel distinguere molecole (proteine a frammenti di Dna) di origine tumorale da analoghe molecole di tessuti sani. Il test in particolare esamina il contenuto di vescicole extracellulari circolanti nel sangue.

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Il cancro del pancreas è una delle neoplasie a più alta mortalità con prognosi spessissimo infausta, specie perché è un male subdolo che non dà sintomi particolari se non quando è in fase molto avanzata e quindi inoperabile. Nei pazienti con diagnosi di adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), la forma più comune del tumore del pancreas, i tassi di sopravvivenza a cinque anni sono inferiori al 4%. "L'unica cura possibile - spiega Cesar Castro, uno degli autori della ricerca, presso il MGH - è la rimozione chirurgica del tumore". Sfortunatamente quasi sempre lo si scopre in fase troppo avanzata per operare.

Il problema, spiega Castro, è che questo cancro evolve a partire da piccole masse precancerose difficili da individuare anche con le più sofisticate tecniche di imaging. Inoltre non esiste ad oggi alcun test del sangue abbastanza sensibile per scovare il tumore ed evitare false diagnosi. "Il nostro approccio - continua l'esperto - sfrutta una piattaforma nanotecnologica per rilevare la presenza di vescicole extracellulari derivate dal tumore e circolanti nel sangue". Si tratta di vescicole stabili e abbondanti e che sono identiche da un punto di vista biologico al tumore cui appartengono.

La novità del lavoro è che, piuttosto che cercare un unico marcatore (una molecola indicatrice della presenza della neoplasia) molecolare del tumore del pancreas (ricerca intrapresa da scienziati di tutto il mondo ma finora rivelatasi infruttuosa), ha identificato una "traccia" multicomponente del tumore stesso che consente una elevata performance diagnostica. Il test, infatti, potrebbe teoricamente portare a un aumento della sopravvivenza dei pazienti del 30-40%.

Il prossimo passo del lavoro sarà testare la piattaforma diagnostica su tanti soggetti in un ampio numero di siti clinici (con un trial multicentrico). Da un punto di vista pratico il metodo messo a punto è fattibile ed economico e lo sarà ancora di più una volta ottimizzata la piattaforma per svolgere il test. In futuro, conclude Castro, il test potrebbe essere usato anche a fini di screening preventivi per scovare persone sane ma a rischio di sviluppare il tumore.

Fonte: ansa

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