Italia capofila del progetto volto al miglioramento dei tassi di sopravvivenza.
Il tumore dell'ovaio rappresenta circa il 30% di tutti i tumori maligni dell'apparato genitale femminile e può essere molto 'insidioso': per dare una risposta a queste pazienti e migliorare la terapia è in corso lo studio 'Inovatyon' (INternational OVArian cancer patients Trial with YONdelis), che coinvolge 598 pazienti in tutta Europa. L’Italia è capofila del progetto con oltre cento Centri deputati all’arruolamento delle donne e con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano tra i più attivi. "E’ uno studio di strategia terapeutica, per capire la capacità della molecola trabectedina nell’aumentare la sensibilità alla tradizionale chemioterapia con il platino.
L’obiettivo è dare una risposta alle donne che oggi recidivano e che noi vogliamo portare a una maggiore sopravvivenza", spiega Nicoletta Colombo, Direttore Programma Ginecologia Oncologica dello IEO in occasione del Congresso Americano di Oncologia (ASCO).
fonte: Atti Congressuali dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO)
Fagotti (Esgo), "Test Hrd li individua, sia eseguito in tutte le donne al momento della diagnosi". A Roma il 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica
Studio della Karolinska Institutet con l'Università Milano-Bicocca
E' il risultato di uno studio condotto da ricercatori di Humanitas di Milano e pubblicato su Science Translational Medicine
Si basa sulla composizione chimica del fluido uterino
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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