Bollettino Iss; 237 casi tra gli operatori sanitari
Salgono a 3.074 i casi di morbillo registrati in Italia dall'inizio 2017, ovvero in meno di 6 mesi. Di questi, 185 hanno riguardato neonati sotto l'anno di vita mentre 237 sono stati i casi tra gli operatori sanitari, cioè una categoria di lavoratori particolarmente a rischio di contagiare persone che presentano già altre malattie. E' quanto emerge dal 13/mo bollettino settimanale (aggiornato al 18 giugno) a cura di ministero della Salute e Istituto superiore della sanità (ISS), nato per monitorare l'epidemia di morbillo in corso nel nostro Paese.
Si tratta, non di tutti i casi in assoluto verificatisi in Italia, bensì solo di quelli arrivati a conoscenza delle autorità incaricate di monitorarli. Quasi tutte le Regioni (18 su 21) hanno segnalato casi, ma il 91% proviene da sette: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. Rispetto ai 3.074 casi registrati nel 2017, l'età media è di 27 anni, l'89% non era stato vaccinato, il 7% aveva ricevuto una sola dose di vaccino (non sufficiente ad assicurare copertura), il 35% ha avuto almeno una complicanza, il 40% è stato ricoverato, il 16% si è recato in pronto soccorso. le Le complicanze più di frequente riscontrate sono state diarrea, stomatite, congiuntivite, polmonite, epatite e insufficienza respiratoria.
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