La nota di Federfarma riguarda soprattutto l'ingresso del capitale nella proprietà
Dopo il nostro allarme sulle conseguenze che potrebbe avere il Ddl concorrenza per le farmacie, arriva la nota del neopresidente di Federfarma, Marco Cossolo, che ha inviato una lettera ai presidenti ed a tutti i componenti della VI Commissione Finanze e X Commissione Attività produttive della Camera.
Il Disegno di legge per il mercato e la concorrenza desta "le preoccupazioni dei titolari di farmacia in merito alle disposizioni riguardanti l'ingresso del capitale nella proprietà delle farmacie", spiega Cossolo nella missiva.
Il Senato, prosegue, "tenendo conto del rischio che le catene di farmacie di proprietà del capitale possano assumere una posizione dominante e condizionare, quindi, il mercato, ha introdotto un limite del 20% del numero di farmacie che, a livello regionale, possono essere di proprietà di un unico soggetto. Se l'intento è sicuramente apprezzabile, tale limite appare insufficiente ad evitare la costituzione di posizioni dominanti che potrebbero avere effetti negativi sulla possibilità di scelta da parte del cittadino".
Pertanto, è la richiesta indirizzata alle commissioni, "qualora esistano ancora spazi per introdurre modifiche al testo del DDL, Vi invito a valutare la possibilità di ridurre il limite percentuale del 20% delle farmacie di proprietà di un unico soggetto a livello regionale, in modo da rendere meno dirompente l'impatto delle catene commerciali sul territorio". Un altro elemento di garanzia, "che potrebbe essere valutato - conclude - è l'inserimento dell'obbligo della presenza di una percentuale di farmacisti all'interno della compagine sociale delle società di capitale".
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