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Il diabete fuori controllo ostacola le cure contro il cancro al seno

Diabetologia Redazione DottNet | 13/09/2017 18:26

Scoperto il meccanismo che provoca la resistenza ai farmaci indotta dalla malattia

Il diabete fuori controllo mette 'i bastoni tra le ruote' alle terapie contro il tumore della mammella. Lo dimostra uno studio presentato al congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) da una giovani ricercatrice della Società Italiana di Diabetologia, Maria Rosaria Ambrosio, la quale ha scoperto uno dei meccanismi della resistenza ai farmaci indotta dal diabete e che potrebbe diventare un nuovo bersaglio terapeutico.

La ricercatrice ha studiato i meccanismi attraverso i quali l'iperglicemia riesce ad influenzare, anche con l'aiuto del tessuto adiposo, la sensibilità delle cellule di tumore della mammella al tamoxifene, un farmaco anti-ormonale utilizzato nel trattamento di alcune forme di questa neoplasia. Si e' cioe' evidenziato che livelli di glucosio troppo elevati modificano la sensibilità delle cellule del tumore al tamoxifene in condizioni sperimentali e molto importante e' anche il ruolo delle cellule adipose nell'interferire con una buona risposta alle terapie anti-tumorali.

Gli autori ribadiscono dunque la raccomandazione di uno stretto controllo della glicemia nelle donne diabetiche affette da cancro della mammella, anche allo scopo di ottenere una migliore risposta ai farmaci anti-tumorali. Diabete e tumori, sottolineano i ricercatori, sono legati da una relazione pericolosa. Il diabete di tipo 2 infatti aumenta del 20% il rischio di ammalarsi di tumore della mammella e, viceversa, il 16% delle donne affette da carcinoma mammario presenta anche diabete. Una serie di studi ha inoltre dimostrato che le persone con diabete presentano forme tumorali più aggressive.

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  "Si tratta di una ricerca importante con promettenti ricadute cliniche per le donne diabetiche affette da tumore al seno – commenta Giorgio Sesti, presidente SID –. L'avanzamento delle conoscenze in questo campo potrebbe consentire in futuro di ottenere una maggiore risposta ai farmaci anti-tumorali".

fonte: ansa

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