Con gli 'interruttori' che spengono le cellule malate
Spegnere il tumore come si spengono le luci di una casa 'intelligente' grazie alla domotica: è questo l'obiettivo di una nuova classe di 'interruttori' molecolari, che bloccano in modo selettivo i meccanismi di riparazione del Dna cruciali per la sopravvivenza delle cellule tumorali. Il nuovo approccio, che mira a sviluppare terapie anti-cancro 'su misura', è stato messo a punto dal gruppo di Fabrizio d'Adda di Fagagna, ricercatore dell'Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Ifom) di Milano e dell'Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Pavia, che su Nature Cell Biology pubblica i risultati dello studio sostenuto dall'Associazione Italiana per la ricerca sul cancro (Airc) e da un finanziamento europeo Erc.
L'idea della 'domotica del cancro' nasce da anni di ricerche sull'intricato rapporto tra Dna, invecchiamento cellulare e cancro.
Al momento, precisa d'Adda di Fagagna, "stiamo studiando la biologia molecolare e cellulare di questi meccanismi, ma stiamo anche cercando di individuare quelle classi di tumori che accumulano preferenzialmente danni in alcuni punti del genoma: l'obiettivo è colpirli selettivamente con le molecole antisenso, che costituiscono la base di una categoria emergente di farmaci estremamente innovativa, per personalizzare la terapia, paziente per paziente e tumore per tumore, e aprire la strada a una medicina più precisa e meno tossica". "Nell'esplorazione di specifiche applicazioni terapeutiche - conclude l'esperto - sarà strategico il supporto di BiovelocITA, il primo acceleratore italiano dedicato al settore biotech".
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti