Studio realizzato in collaborazione con l'ateneo di Milano: individuato il Dna in 34% donne sane
Una scoperta degli specialisti dell'Università e dell'Aou di Sassari, in collaborazione con i ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca, apre nuove frontiere nello studio e nella lotta al papilloma virus. Gli studiosi hanno condotto una ricerca con la quale hanno individuato il Dna del papilloma nel sangue delle donne senza tumore.
Lo studio, svolto dai ricercatori di Microbiologia clinica del dipartimento di Medicina e chirurgia dell'Università di Milano-Bicocca, insieme ai colleghi di Ginecologia dell'ospedale San Gerardo di Monza e della Sezione di Igiene del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università e dell'Aou di Sassari, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, e rivela aspetti ancora sconosciuti dell'Hpv.
Adesso grazie ai risultati della ricerca si è fatto un passo avanti ed è stata evidenziata la presenza di Hpv Dna in campioni di sangue di donne senza tumore ma con una recente diagnosi di Pap-test positivo. Lo studio ha coinvolto 120 donne negli ambulatori di Ginecologia dell'ospedale San Gerardo, con una recente diagnosi di Pap-test positivo nello screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell'utero. La ricerca del Dna virale associato a sette tipi di Hpv ad "alto rischio" è risultata positiva nel sangue di 41 di queste donne, pari al 34,2%, sebbene nessuna di queste donne fosse affetta da tumore della cervice.
"I risultati della ricerca potrebbero nel futuro aprire nuovi orizzonti sia nell'ambito dello screening cervicale, sia per interventi di immunoprofilassi", afferma Andrea Piana, docente di Medicina clinica e sperimentale dell'Ateneo di Sassari e dell'unità operativa complessa di Igiene ospedaliera dell'Aou sassarese. "Al momento la Sardegna è al primo posto per quanto riguarda l'uso dei contraccettivi orali" afferma Salvatore Dessole, direttore della clinica di Ostetricia e ginecologia dell'Aou di Sassari.
fonte: ansa
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