Recente metanalisi di confronto He / O2 e aria / O2 nella tecnica di ventilazione meccanica non invasiva.
Una recente metanalisi di trials controllati randomizzati ha valutato l’utilizzo dell’associazione elio-ossigeno nell’esacerbazione della BPCO ipercapnica, in pazienti che richiedono la ventilazione non invasiva.
Il concetto di ventilazione meccanica non invasiva (NIV) si riferisce alla capacità di fornire un supporto ventilatorio attraverso le vie aeree superiori del paziente, utilizzando maschere o altri devices.Dopo poco tempo dalla sua iniziale applicazione nel campo dell’ipoventilazione notturna dei pazienti affetti da patologie neuromuscolari, la NIV è stata utilizzata anche nelle insufficienze respiratorie ipercapniche e in pazienti con deficit polmonari.
La tecnica della NIV si distingue da quelle che bypassano le vie aeree e che, attraverso il posizionamento di un tubo tracheale o tracheotomia, sono considerate invasive. Evitando infatti l’intubazione tracheale viene ridotto drasticamente il rischio di polmoniti associati al ventilatore, l’uso di antibiotici, il tempo trascorso sotto ventilazione meccanica, la durata della permanenza in terapia intensiva e la mortalità associata.
La NIV è diventata ormai uno standard nella cura dei pazienti affetti da BPCO con esacerbazione acuta e che richiedono supporto ventilatorio. Sono stati vari i progressi in quest’ambito ed oggi si ritiene che sia possibile un ulteriore margine di successo attraverso nuovi gas utilizzati per la ventilazione, come la miscela elio-ossigeno, oggetto di una recente metanalisi.
Lo scopo dello studio condotto da Abroug et al è stato quello di confrontare l'effetto di He / O2 con la NIV aria / O2 e di valutare gli esiti clinici incentrati sul paziente nella riacutizzazione della BPCO ipercapnica.
A tale scopo sono stati condotti tre studi randomizzati in cui sono stati arruolati un totale di 772 pazienti (386 pazienti hanno ricevuto He / O2 e 386 hanno ricevuto aria / O2). L'endpoint principale era il tasso di fallimento della NIV. Ulteriori endpoint erano la mortalità in terapia intensiva, gli effetti collaterali legati alla NIV e la durata e i costi della permanenza in terapia intensiva.
La miscela di elio ed ossigeno infatti, rispetto a quella aria-ossigeno determinava vari effetti benefici, tra cui una maggiore resistenza delle vie aeree a causa di una minore densità. La minore densità dell’elio migliorava la transizione da un flusso turbolento ad uno laminare, riducendo in tal modo le resistenze al flusso, l’iperinflazione dinamica e in ultima analisi il lavoro respiratorio.
Le analisi raggruppate non hanno mostrato differenze nel tasso di fallimento della NIV quando si utilizzava la miscela di He / O2 rispetto all'aria / O2 nella riacutizzazione della BPCO ipercapnica; tuttavia He / O2 è stato associato ad una minore incidenza di eventi avversi correlati alla NIV e una riduzione della durata della degenza in terapia intensiva senza aumento dei costi ospedalieri.
Alla luce dei risultati ottenuti nel corso della meta-analisi, non vi sono evidenze sufficienti per raccomandare l'uso sistematico di He / O2 in tutti i pazienti con esacerbazione della BPCO ipercapnica che richiedono la NIV nonostante la riduzione della durata della degenza in terapia intensiva e gli effetti indesiderati della NIV. Tuttavia, un sottogruppo di pazienti (che rimane chiaramente delineato) ad alto rischio di insuccesso della NIV potrebbe trarre beneficio dall'uso di He / O2 e gli sforzi ora dovrebbero essere indirizzati all'identificazione di tale sottogruppo.
Fonti bibliografiche:
Abroug F., Ouanes-Besbes L., Hammouda Z., Benabidallah S., Dachraoui F., Ouanes I., Jolliet P. Noninvasive ventilation with helium–oxygen mixture in hypercapnic COPD exacerbation: aggregate meta-analysis of randomized controlled trials. Annals of Intensive Care 2017 7:59
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