"Una battaglia per il diritto alla salute e alla procreazione responsabile"
Prende il via il 6 dicembre prossimo la raccolta di sottoscrizioni per sollecitare l’Agenzia del Farmaco (AIFA) e il Ministero della Salute a garantire accesso gratuito alla contraccezione. La petizione è promossa dal Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole, con un documento che propone soluzioni concrete per superare l’arretratezza dell’Italia su questo fronte.
Nel nostro, a differenza di altri Paesi europei, come la Francia, il Belgio e la Germania, la contraccezione è interamente a carico delle cittadine e dei cittadini, salvo rare iniziative locali.
Preservativi maschili o femminili per alcune categorie a maggior rischio, spirali al rame o medicate con progestinici, contraccettivi orali, cerotti anticoncezionali, anelli vaginali e impianti sottocutanei con progestinici: motivata dal riferimento a studi internazionali la proposta del Comitato spiega quali sono i contraccettivi essenziali per il loro profilo di sicurezza, facilità d’uso ed efficacia.
“È necessaria un'azione a livello nazionale per rimuovere discriminazioni economiche e territoriali e garantire a tutte le cittadine e i cittadini, anche quelli che appartengono alle fasce socio-economiche più svantaggiate, l'accesso a presidi che rientrano nella lista delle medicine essenziali stilata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e aggiornata nel 2017”, afferma Pietro Puzzi, ginecologo consultoriale e portavoce, insieme alla collega Marina Toschi, del Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole.
“Chiediamo a tutta la società civile, cittadine e cittadini, di far sentire la propria voce firmando il nostro appello”, dice Marina Toschi, che aggiunge: “Le campagne pubbliche di informazione sulla fertilità lanciate negli ultimi anni si basano sul fondamento comune della procreazione responsabile, diritto che nel 2017 nessuno metterebbe mai in discussione in un Paese democratico. Tuttavia oggi in Italia il costo della contraccezione risulta troppo oneroso per tante donne, coppie e famiglie in condizioni di disagio economico, acuite dalla crisi. La concreta difficoltà di regolare la propria fertilità, programmando e distanziando adeguatamente le gravidanze, ma anche la scelta obbligata del contraccettivo meno adatto, hanno un evidente impatto negativo sulla salute fisica e psicologica di queste donne, accentuando ulteriormente i loro problemi economici e sociali”.
La petizione, accessibile su https://www.change.org/p/prof-mario-melazzini-direttore-generale-aifa-contraccezione-gratuita-e-consapevole,
è in continuità con le proposte emerse dal convegno “Libere di scegliere – parto, aborto, contraccezione”, che nel 2012 ha riunito decine di operatrici, operatori e attiviste da tutta Italia.
Documenti allegati:
1 appello.pdf
il testo completo dell’appello rivolto ad AIFA e Ministero della Salute, con i dettagli tecnici delle richieste, le firme dei membri del Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole e dei primi firmatari che lo hanno condiviso
https://drive.google.com/open?id=1Do7n1cELq9qIThenMQDm6Q6lWFgbbb4K
2 cosa-chiediamo.pdf
una breve spiegazione delle richieste in linguaggio non tecnico: per quali contraccettivi essenziali si chiede la gratuità e per quale motivo
https://drive.google.com/open?id=1dy1C05gQwrbch6xJJRecYXLRW7eJ49vC
3 note-biografiche.pdf
brevi note biografiche dei membri del Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole
https://drive.google.com/open?id=1kai5OOLTT_Cbmuhkp5ssPnofhe_hICn0
Alla 16ima settimana di gestazione con un esame del sangue
Lo rivela uno studio pubblicato su Human Reproduction da esperti del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle
Coscioni: Inadottabili perchè non sono persone. Schillaci, si valuta se sarà adozione o donazione. Trojano (Ginecologi), ipotesi su limiti d'età per le donne
La procreazione medicalmente assistita rappresenta una soluzione concreta per le pazienti che desiderano avere un figlio
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
Commenti